Il ministro ghanese: «Sono scioccato che qualcuno possa pensare che io supporti i diritti dei gay»


Dzifa Abla Gomashie, ministro del turismo e cultura del Ghana, si è detto «scioccato» nell'apprendere che un articolo del quotidiano Daily Guide lasciava intendere una sua possibile apertura al riconoscimento dei diritti dei gay.
Tale ipotesi sarebbe nata in seguito ad una frase pronunciata dallo stesso ministro, nella quale il politico chiedeva di moderare i toni per evitare la nascita di un movimento violento anti-gay. In un Paese dove l'omofobia è considerata un vanto, tanto è bastato per parlare di «apertura». Il tutto nonostante l'occasione pubblica fosse l'inaugurazione di una coalizione contro l'omosessualità e nonostante la donna si sia spinta anche a sostenere che: «Dobbiamo orientare gli omosessuali se non siamo favorevoli ai loro atti, in modo che possano cambiare in meglio».
Ed è così che il ministro ha preso carta e penna ed ha scritto al quotidiano una lettera aperta in cui sostiene: «Da difensore della cultura e da donna cattolica, da Ministro della Cultura e per grazia di Dio, dovrei essere l'ultima persona ad appoggiare l'omosessualità, inoltre andrebbe contro ogni principio culturale e religioso in cui credo».
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