Un altro gay si suicida a Roma


Un ragazzo gay di 21 anni si è tolto la vita lanciandosi dal settimo piano di uno stabile in via Casilina, nel quartiere di Torpignattara, a Roma. Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo soffriva di depressione da circa un anno dopo una delusione amorosa che lo avevano spinto ad abusare di droghe ed alcool. Ed è così che la sabato pomeriggio una banale discussione sul suo alito che sapeva di vino lo avrebbero spinto a tentare gettarsi dalla finestra. I genitori lo avrebbero fermato in tempo ma il ragazzo avrebbe poi ritentato l'estremo gesto pochi minuti più tardi, questa volta riuscendo nel suo intento.
Pare che l'omosessualità del giovane fosse ben accettata in famiglia, ma il suo attivismo nel chiedere l'approvazione della legge contro l'omofobia lo avevano portato a ricevere molte critiche su Internet. Nel suo ultimo messaggio pubblicato su Facebook si domandava: «Perché offendere un gay non è reato?».
«I carabinieri ritengono che il giovane non avesse problemi perché gay nemmeno fuori di casa» afferma il Corriere della Sera, ma le indagini non escluderanno a propri la pista omofoba.
D'altra parte non è difficile notare come il suo gesto estremo non abbia placato gli animi di persone pronte ad offenderlo anche dopo la morte. Su Facebook, infatti, non mancano commenti di chi afferma che «È solo una moda... 'ste cose non succedevano 50 anni fa» o che «Gli etero si sentono ormai minoranza discriminata... si lanceranno dalle cantine? I piani alti sono molto affollati dall'altra sponda». Ed ancora: «Perché offendere un normale cristiano non è reato? Basta con 'sti gay», «Ci sono mille problemi che vengono prima delle presunte offese ricevute dal gay in questione», «Povero fr*cio». C'è addirittura chi gli addossa la colpa, sostenendo che «Non ha avuto un educazione religiosa giusta».
Commenti più che sufficienti a far riecheggiare l'ultima domanda lanciata dal ragazzo: perché in Italia offendere un gay non è reato e perché lo Stato permette che migliaia di cittadini si ritrovino a veder quotidianamente calpestata la propria dignità solo perché schiere di omofobi provano piacere nel lanciare insulti e nel tentare di rovinare la vita altrui?
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