Il 66% dei cattolici italiani segue la Chiesa contro i matrimoni gay, solo il 13% contro l'aborto


Interessanti ed inquietanti sono i dati emersi da un recente sondaggio condotto da Univision in merito alle percentuali di assenso dei cattolici riguardo alle politiche più criticate della Chiesa Cattolica.
Più o meno in tutto il mondo, il campione esaminato appare concorde nel sostenere che le regole che li riguardino in prima persona siano ingiuste, al contrario di quelle che influiscono solo sulla vita altrui (generalmente strenuamente difese). Ed è così che l'80% dei cattolici italiani sostiene che due gay non dovrebbero potersi sposare in chiesa, il 66% sostiene che sia necessario opporsi ai matrimoni fra persone dello stesso sesso, il 38% si dice favorevole al divieto di matrimonio per i preti, il 35% non vuole che le donne possano accedere al sacerdozio, il 16% è in accordo con la posizione della Chiesa in merito al divorzio, il 13% condivide la posizione sull'aborto e il 12% appoggia il divieto all'uso di contraccettivi.
Insomma, una diffusa ipocrisia di chi paia vivere il cattolicesimo come un qualcosa che non debba avere avere alcune interferenza con la propria vita, ma che debba essere imposto agli altri.
Un'altro dato interessante è come i cattolici occidentali paiano avere posizioni più laiche rispetto a quelli che vivono nei Paesi in via di sviluppo (dove vi è una maggiore condivisione delle regole imposte dal cattolicesimo) pur con le eccezioni sopra citate sui temi che riguardano la vita ed i diritti altrui.

Via: AfterSantana
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