Trento: il centrodestra propone di togliere la prole alle coppie gay. Arcigay: «Giù le mani dai nostri figli»


Togliere i figli alle coppie omosessuali. È quanto viene chiesto al sindaco di Trento attraverso un'interpellanza presentata dal consigliere comunale Claudio Cia (Lista Civica) assieme ad altri sette rappresentanti del centrodestra, tutti uniti nel sostenere la necessità di disporne l'immediata collocazione dei bambini «in un ambiente che favorisca il suo pieno sviluppo umano fino a quando si possa prevedere in modo definitivo alla sua protezione».
Immediata è giunta la presa di posizione di Flavio Romani, presidente di Arcigay, che senza mezzi termini ha tuonato: «Cia accompagna la sua mostruosa richiesta con argomentazioni surreali, che addirittura disconoscono il rapporto tra genitore e figlio in caso di genitori omosessuali. Un atto inaudito, che supera in violenza i peggiori regimi totalitari. Una dichiarazione di ignoranza e inciviltà, che manipola la Costituzione e i Trattati a difesa dell'infanzia, stravolgendone il senso e arrogandosi il diritto di decidere sopra le teste dei più piccoli e dei loro genitori Giù le mani dai nostri figli: è inconcepibile che in un'aula consiliare venga richiesto al sindaco di trasformarsi in un moderno Erode, il tutto a difesa di un'ortodossia familiare che nulla ha a che fare con il benessere dei piccoli, semmai con la stupidità di tanti adulti, come Cia e i suoi sodali, che dietro il dito puntato verso le nostre famiglie tentano di nascondere il loro essere indegni, come cittadini, rappresentanti e come modelli per gli italiani e le italiane di domani».
La richiesta verrà presto presa in esame e votata dal consiglio comunale.
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