Virginia: una corte federale giudica incostituzionale il divieto ai matrimoni gay


Si stanno propagando a macchia d'olio per tutti gli Stati Uniti le sentenze di incostituzionalità dei divieti ai matrimoni gay imposti da vari stati. Questa volta è il giudice Arenda Wright Allen ad essersi pronunciata contro il veto imposto dalla Virginia, accogliendo il ricorso di una coppia gay che lamentava come quella norma fosse in palese contrasto con i loro diritti costituzionali e con la loro libertà di potersi sposare.
La sentenza, però, non aprirà immediatamente le porte alle nozze gay e la sua applicazione è stata rimandata in previsione di una possibile impugnazione (un'ipotesi che avrebbe potuto portare alle paradossale situazione già vista nello Utah). Lo stato ha già annunciato che non non lo farà, ma questa prerogativa rimarrà comunque aperta ai cancellieri Rainey, Schaeffer e McQuigg. Se uno dei tre dovesse decidere in tal senso, la discussione potrebbe finire sul tavolo della Corte Suprema degli Stati Uniti (così come recentemente avvenuto per altri casi analoghi). In caso contrario ben presto la Virginia potrebbe unirsi ai numerosi stati in cui il matrimonio egualitario è già una realtà.
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