"Felice chi è diverso" esce in Italia

Dopo essere stato presentato al Festival di Berlino, esordirà domani nelle sale cinematografiche italiane il docu-film di Gianni Amelio "Felice chi è diverso". La pellicola cercherà di ripercorrere la vita dei gay italiani dall'inizio del Novecento sino agli anni '80, partendo dalla la caduta del fascismo che portò alla scoperta di una sessualità sino al allora taciuta e tenuta nascosta dal regine. È la storia a raccontarci che l'accoglienza non fu delle migliori e nella seconda metà del secolo gli insulti diretti si alternavano con le condanne morali per ciò che era considerata la più deprecabile delle depravazioni umane.
Di strada ne è stata fatta molta anche molta è ancora da fare, ed è forse questo il motivo per cui Amelio ha deciso di contrapporre 19 interviste ad anziani omosessuali che ricordano il loro passato a quella di un giovane che non ha vissuto che i giorni nostri.
Anche la scelta geografia ha il suo peso, con un lungo percorso di racconti che attraversa il parse da nord a sud attraverso un sentiero in grado di dare un'immagine il più possibile rappresentativa dei sentimenti e delle abitudini di una nazione antropologicamente e culturalmente assai differenziata. Non mancano drammatiche, ma anche persone che hanno saputo saputo superare le difficoltà per raggiungere un equilibrio privato e sociale.
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