Torino: Fassino fa sparire le schede anti-omofobia che parlano del Vangelo


A Torino infuria la polemica dopo che il sindaco della città, Piero Fassino, ha fatto rimuovere dal sito del Comune alcune schede didattiche predisposte dagli uffici anti-discriminazione.
Quelle schede, infatti, erano state fortemente criticate dall'opposizione durante il consiglio comunale di lunedì scorso, pur venendo difese strenuamente dall'assessore alle pari opportunità. Poi, secondo la ricostruzione dell'associazione Certi Diritti, un consigliere comunale iscritto a Comunione e Liberazione avrebbe invocato una presunta offesa dei sentimenti religiosi, rappresentando il motivo ultimo della decisione di oscurare quel materiale.
La pietra dello scandalo sono dei testi che analizzavano scritture bibliche e coraniche, dimostrando come una lettura attenta delle scritture renda illegittime le interpretazioni a cui certi personaggi si appellano per condannare moralmente l'omosessualità. Ma, evidentemente, dire ad un ragazzo che Dio non lo odia e che non finirà all'inferno perché gay non è possibile in Italia.
«Siamo preoccupati -fanno sapere da Certi Diritti- che il Comune di Torino, fondatore e capofila della Rete delle Amministrazioni locali che lottano contro l'omofobia, abbia assunto una decisione così immotivata e simbolicamente così grave. In un momento in cui le forze fondamentaliste cattoliche, tra una menzogna e l'altra, conducono una battaglia senza quartiere in tutta Italia contestando l'esistenza stessa dell'omofobia, l'attività dell'Unar e via elencando. Chiediamo al Sindaco di Torino di motivare la scelta compiuta e reinserire subito la schede escluse, ed esprimiamo all'Assessore alle Pari Opportunità, al Coordinamento Torino Pride lgbt ed a tutte le forze democratiche torinesi la nostra preoccupazione e la nostra vicinanza per tutte le azioni che vorranno intraprendere».

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