Secondo l'UCLA, in Virginia il divieto alle nozze gay costa 60 milioni di dollari di mancati introiti


Non è certo il primo studio nel suo genere ed ovunque lo si conduca il risultato non cambia: l'omofobia ha un costo che l'intera collettività deve sobbarcarsi.
Questa volta è stato il Williams Institute dell'Università UCLA ad essersi occupato del tema, stimando come il divieto ai matrimoni gay vigente in Virginia comporti mancati introiti per milioni di dollari.
Se la legge venisse cambiata cambiata, si stima che sarebbero circa 7mila le coppie formate da persone dello stesso che vorranno convolare a nozze e -intrecciati i dati con i costi di feste, ricevimenti, alloggi e pranzi- la stima parla di 60 milioni di dollari di spese in tre anni a cui si aggiungerebbero 3,2 milioni di dollari di ulteriori entrate derivanti dal turismo di quanti si recherebbero in Virginia al fine di sposarsi.
Oltre alla questione etica derivante dalla necessità di garantire uguali diritti ai gay, il matrimonio egualitario è da rintenerirsi quindi anche una fonte di guadagno per il settore e per l'intera collettività attraverso le tasse che verrebbero versate.
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