Aarcigay presenta il report 2013/2014 sull'omofobia


Come ogni anno, in occasione della Giornata internazionale contro l'omofobia, Arcigay pubblica un report dei casi di omotransfobia registrati dai mass media, selezionando con cura solo i caso in cui traspare una chiara matrice omotransfobica (qui trovate il report completo).
Nell'ultimo anno sono ben 75 le notizie riportate dai giornali, tra le quali rientrano anche un omicidio, quattro suicidi e due tentati suicidi. Non mancano poi gli insulti, i pestaggi, gli atti contro la libertà di espressione, le vessazioni, le umiliazioni, gli sfottò, gli stupri e i ricatti.
Casi che sono «solo la punta di un iceberg», chiarisce Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay, dato che nel report rientrano solo gli episodi di pubblico dominio e non quelli che vengono registrati dalle associazioni o quelli che rimangono occultati nel silenzio delle case, delle scuole e dei luoghi di lavoro.
«Il tutto -commenta Romani- è legittimato da un omotransfobia di stato, esibita nei luoghi più alti della nostra Repubblica, amplificata dai mass media e replicata in ogni luogo e in ogni contesto: anche di questa omotransfobia nel nostro report abbiamo voluto tenere conto. Davanti a questa situazione serve una presa di responsabilità: diventa inutile qualsiasi dichiarazione di vicinanza e solidarietà alla vittima di turno da parte di qualsivoglia rappresentante istituzionale, se a quelle parole non corrispondono azioni parlamentari efficaci e risolutive del problema, non di un gioco di contrappesi dell'aula».
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