Il Comune di Fano trascrive il matrimonio di Fausto ed Elwin. Fdi-An intervengono contro la decisione


Dopo la storica sentenza che aveva imposto al Comune di Grosseto la trascrizione di un matrimonio gay, Fano sarà la prima città italiana a compiere quel gesto senza dover attendere la sentenza del tribunale.
Il sindaco uscente Stefano Aguzzi, infatti, trascriverà proprio oggi il matrimonio che Fausto Schermi ed Elwin Van Dijk hanno celebrato in Olanda. La richiesta era stata presentata simbolicamente proprio durante la Giornata Internazionale contro l'omofobia.
«Una scelta importante di cui siamo felici e orgogliosi -ha commentato Jacopo Cesari, presidente di Arcigay Agorà- grazie alla quale Fano diventa la prima città in Italia a trascrivere un matrimonio gay con un atto diretto del Sindaco».
Soddisfazione è stata espressa anche dall'avvocato Antonio Rotelli, presidente di Rete Lenford: «È stata una decisione lungamente meditata rispetto alla quale con piacere abbiamo messo a disposizione del Sindaco il nostro parere giuridico sulla sua piena legittimità. Abbiamo rispettato una doverosa riservatezza, ma ora che la notizia è pubblica possiamo esprimere tutta la nostra soddisfazione [...] Auspichiamo che nei prossimi giorni altri Sindaci, con cui ci stiamo da tempo confrontando per sciogliere ogni loro dubbio di carattere giuridico, accolgano finalmente le richieste di trascrizioni che sono state presentate loro».
L'unica nota dolente appare essere la reazione dei partiti a cui il sindaco appartiene: da parte degli esponenti di Fdi-An, infatti, è immediatamente giunta una nota in cui si dichiarano «fermamente contrari» alla trascrizione dell'atto e in cui sostengono che la decisione del primo cittadino sia da ritenersi «totalmente personale non supportata dalla maggioranza di cui facevamo parte, anche perché la riteniamo non legittima». Ma non solo. I portavoce del partito hanno anche sollecitato l'organizzazione di una manifestazione davanti la sede del Consiglio comunale durante la celebrazione dell'atto «per ricordare che un'altra Italia c'è e ci sarà sempre». Peccato che non ci sarebbe stato bisogno di rovinare la festa ai novelli sposi per ricordare che l'Italia omofoba c'è e che non perde tempo per manifestarsi...
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