Il matrimonio secondo la Bibbia


La filastrocca la conosciamo tutti: il Levitico condanna i gay (anche se tecnicamente se la prende solo con i passivi, ndr) e poco importa se la gravità viene paragonata al mangiare crostacei dato che quando Gesù ha criticato quelle pagine è «ovvio» che intendesse permettere agli eterosessuali di mangiare l'aragosta senza mettere in discussione qualsivoglia condanna dell'omosessualità (per l'abominio del raccogliere gli uccelli morti per strada non è pervenuta alcuna spiegazione, ndr).
Ma se la coerenza non è un optional, chi usa una lettura testuale della Bibbia per condannare gli altri dovrebbe poi difendere tutto ciò che c'è scritto, senza scegliere di interpretare solo ciò che è scomodo per sé stesso. Ed è così che la forma di famiglia descritta dalle scritture non lascia ombra di dubbio: l'amore non c'entra nulla con il matrimonio e la donna è una «proprietà» da usare.
La Genesi dice che se qualcuno muore prima di aver avuto un figlio dalla moglie, suo fratello sarà obbligato a sposare le vedova per poi metterla incinta (e chi non lo fa viene ucciso da Dio). Il Deuteronomio aggiunge che è possibile sposare una vergine appena stuprata dietro il pagamento di cinquanta sigili d'argento al padre e che i soldati -dopo aver ucciso uomini, donne e bambini- possono liberamente prendere in moglie le vergini divenute prigioniere di guerra. Ed ancora, secondo l'Esodo un padrone può decidere la moglie per i suoi schiavi maschi e, una volta messa incinta, la donna e la prole resteranno di «proprietà» del padrone a meno che lo schiavo non decida di sottomettersi a vita a quest'ultimo. Poligamia e concubine vanno benissimo, ma le donne facciano molta attenzione a giungere vergini all'altare o sarà possibile ucciderle mediante lapidazione. Ai genitori è data facoltà di scegliere le mogli o i mariti della prole.
Ora, qualcuno può davvero credere che sia questo il messaggio del cristianesimo? Probabilmente no... ma chi cita le fonti bibliche nel sostenere che «l'amore non basta a creare una famiglia», allora non può che sostenere implicitamente anche tutto il resto (ossia che l'amore non debba essere il collante del matrimonio e che è possibile comprare moglie dopo averla violata contro la sua volontà).
Possibile che in tutte quelle ore passate in piedi nelle piazze a nessuno sia venuto da chiedersi se il messaggio d'amore dei Vangeli sia "altro" rispetto ad un mezzo utile per reprimere l'altro a difesa del proprio status quo?

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