L'Uganda omofoba guiderà le Nazioni Unite


L'ugandese Sam Kutesa è stato eletto per acclamazione (così come prevede il protocollo) alla guida dell'Assemblea Generale dell'Onu. Nella sua veste di ministro degli esteri sotto il il presidente Museveni, aveva dichiarato che la maggioranza degli africani «aborre» l'omosessualità ed aveva offerto il proprio appoggio alla legge che ha introdotto l'ergastolo per i gay del Paese africano.
Il suo mandato inizierà l'11 giugno prossimo e Kutesa sarà chiamato a presiedere tutte le riunioni dell'assemblea generale delle Nazioni Unite nonché ad ospitare i leader mondiali.
L'attivista inglese Peter Tatchell ha chiesto al proprio governo di bloccare la nomina dato che «il bilancio politico di quell'uomo è incompatibile con i principi delle Nazioni Unite». Dello stesso avviso è il senatore newyorkese Kirsten Gillibrand, secondo il quale «sarebbe inquietante vedere il ministro degli Esteri di un paese che ha approvato una legge ingiusta, crudele e discriminatoria sulla base dell'orientamento sessuale presiedere l'assemblea generale delle Nazioni Unite».
Maria Burnett della Human Rights Watch ha aggiunto: «Ci sono reali preoccupazioni circa l'impegno di Sam Kutesa ai valori sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, compresa la sua difesa della legge anti-omosessualità profondamente discriminatorio dell'Uganda».
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