Lussemburgo: fallisce il tentativo di ritardare l'approvazione del matrimonio egualitario


Lo scorso mese la commissione giustizia del parlamento lussemburghese ha approvato una proposta di legge che intende introdurre il matrimonio egualitario nel Paese. Come spesso accade in questi casi, la controffensiva del fronte anti-gay non si è fatta attendare e si è subito cercato di organizzare un referendum popolare che potesse ritardare l'approvazione della norma.
Il gruppo, riunitosi sotto il nome di "Schutz fir d'Kand" (Protettori del bambini), ha avuto sei settimane di tempo per raccogliere le 4.500 firme necessarie per richiedere la consultazione. Nonostante il sistema lussemburghese permetta di firmare simili petizione anche online, solo 3.188 cittadini hanno deciso di apporre la propria firma entro la data prevista (il 14 giugno). Il gruppo ora sostiene di avere anche 1.150 firme su carta, ma la somma dei due totali non sarebbe comunque sufficiente al raggiungimento del quorum necessario.
«Si priveranno i bambini di un lignaggio coerente e il progetto trasformerà radicalmente la famiglia e la società. Si indeboliranno i legami familiari a scapito di tutti», lamenta imperterrito il gruppo. Ma evidentemente i loro proclami apocalittici non sono bastati ad impaurire gli oltre 530mila abitanti del Lussemburgo, al punto che meno dell'1% ha ritenuto di volerli assecondare.
Il voto della Camera dei Deputati sulla proposta di legge che intende introdurre il matrimonio egualitario e l'adozione per le coppie gay è atteso per mercoledì.
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