Australia: un sondaggio rivela che quattro atleti gay su cinque hanno visto o sperimentato abusi omofobi
«Fino a quando non riusciremo a creare un ambiente sportivo più inclusivo, gli atleti si sentiranno costretti a rimanere nell'armadio fino a quando le loro carriere saranno finite». È quanto dichiarato da Jason Ball, il primo calciatore dichiaratamente gay d'Australia, nel commentare i preoccupanti risultati di una ricerca condotta in occasione della Coppa Bingham (che si terrà il prossimo mese a Sydney).
Lo studio ha coinvolto quasi 2500 atleti appartenenti ai vari gradi di agonismo, suddivisi equamente fra omosessuali ed eterosessuali, sottolineando come l'85% si loro abbia assistito ad abusi omofobici, subendoli in prima persona nel 48% dei casi. La percezione del fenomeno è minore se si prende a riferimento il solo campione eterosessuale, ma la percentuale si attesa comunque su un preoccupante 75%.
Gli insulti verbali risultano i più frequenti (riferiti dall'82% del campione), seguiti dall'esclusione sociale (28%) e da violenza fisica (13%). Il 64% del totale non ha dubbi nel sostenere che l'ambiente sportivo sia più omofobo di altri settori della società.