I comitati denunciano: «Insegnante licenziata perché sospettata di essere lesbica»


La denuncia arriva dai Comitati Trentini che hanno sostenuto la lista L'Altra Europa con Tsipras, alle quali si è rivolta in cerca di aiuto una giovane insegnante che si non si è vista rinnovare il contratto perché sospettata di essere lesbica.
La ragazza aveva insegnato per cinque anni presso l'Istituto Comprensivo Sacro Cuore, ottenendo il rispetto di alunni e genitori. Ma allo scadere del suo contratto si è sentita dire che il rinnovo sarebbe stato vincolato ad una sua dichiarazione «di innocenza» o alla sua volontà di «trovare l'aiuto adeguato per risolvere il suo problema» con la propria sessualità. L'insegnante non ha accettato e non ha voluto dare spiegazioni della sua vita privata, motivo per cui si sarebbe inaspettatamente ritrovata senza lavoro.
«Ciò che desta preoccupazione e sdegno -afferma il comitato- è la violazione dell'articolo 3 della Costituzione, compiuta all'interno di una scuola paritaria, cioè una scuola che eroga un servizio pubblico, riuscendo ad ottenere congrui finanziamenti dalla Provincia Autonoma di Trento grazie alla garanzia di servizi agli studenti, che la scuola pubblica non può offrire a causa dei ripetuti e molteplici tagli ai fondi.
Quindi, denaro pubblico utilizzato per finanziare una scuola che discrimina i docenti sulla base delle proprie scelte di vita privata, ignorandone le competenze didattiche [...] Denaro pubblico utilizzato per sostenere una scuola che, alla pari delle altre scuole, svolge funzione educativa, con il compito di contribuire a formare futuri cittadini, consapevoli del proprio ruolo nella società, responsabili, autonomi e democratici».
L'episodio non lascia dubbi sul rischio di educazione alla discriminazione che corre chi è iscritto in quell'istituto».
Il comitato ha invitato il presidente della Provincia (che ha delega all'istruzione) ad intervenire e a porre pubbliche scuse alla docente discriminata. L'istituto si è limitato a dichiarare che il licenziamento era già stato deciso e pianificato con i sindacati da molto tempo.
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