Verona: batterista 19enne insultato e picchiato all'esterno di un locale perché gay


Un grave episodio di omofobia si è consumato a Bussolengo (VR) nella notte fra sabato e domenica scorsa. La vittima è Andrea, un ragazzo di 19 anni che aveva appena finito di esibirsi con la sua band all'interno di un locale. Una volta uscito, si è trovato accolto da risatine e sberleffi rivolte al suo orientamento sessuale. La sua reazione infastidita è bastata come pretesto perché il branco passasse all'attacco.
«Al di fuori del locale a Bussolengo dove ci siamo esibiti -raccontano su Facebook i compagni della band- un gruppo di circa dieci ragazzi ha cominciato a provocare il nostro batterista con frasi volte ad attaccare il suo orientamento sessuale. Dopo vari insulti da entrambe le parti, uno di loro lo ha fatto cadere per terra e un altro gli ha calciato ripetutamente la testa con forza facendolo svenire. Prima dell'arrivo dell'ambulanza e dei carabinieri sono tutti magicamente spariti, anche i due che hanno detto "noi abbiamo le palle, e restiamo qui"».
Portato al pronto soccorso di Bussolengo, i medici gli hanno diagnosticato un colpo di frusta con una prognosi di 15 giorni. I carabinieri, invece, sono già al lavoro per cercare di individuare i responsabili dell'aggressione attraverso le immagini delle telecamera di videosorveglianza installate nella zona.
«Non si può continuare così, le cose vanno cambiate -hanno aggiunto i membri della band- Va eliminato questo tumore dell'umanità, gli omofobi non sono persone ma animali che quando si ritrovano in branco cercano di distruggere (moralmente o fisicamente) l'oggetto delle loro ansie: il gay (o il bisex, la lesbica, il trans). Andrea non si è fatto abbattere, avete solo alimentato la sua volontà di combattere queste ingiustizie, ed ora è più determinato che mai».
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