I legislatori del Texas paragonano omosessualità e pedofilia in una breve giuridica


Sessantatre legislatori del Texas hanno firmato una breve giuridica volta ad esortare l 5° Circuito della Corte d'Appello a mantenere in vita il divieto alla celebrazione di matrimoni fra persone dello stesso sesso.
Nel documento si legge: «Se il diritto di selezionare un "partner a propria scelta" è il criterio utilizzato per invocare il un diritto fondamentale al matrimonio, anche pedofilia, poligamia e consanguineità sono maturi per una simile sfida». Si afferma anche che il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è un diritto fondamentale e che gli omosessuali non sono una categoria protetta dal diritto.
Dopo che lo scorso febbraio un giudice distrettuale stabilì che il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso è incostituzionale, il fronte conservatore è ora impegnato nel difendere la norma dinnanzi alla Corte Suprema. In precedenza cercarono di sostenere la legittimità del divieto sostenendo che lo stato ha il dovere do vietato alle coppie gay e lesbiche sposarsi nell'interesse di assicurare che i bambini possano nascere in «relazioni stabili e durature».
Se sostenere che fra gli eterosessuali non esistano divorzi è assurdi, davvero inaccettabile è produrre un documento con un'accostamento così grottesco fra l'omosessualità e la pedofilia.
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