Un video shock mostra la reazione di una famiglia cristiana al coming out del figlio


Ashley Daniel Pierce è un ragazzo ventenne della Georgia, Stati Uniti, che ha deciso di fare coming out lo scorso ottobre. In un primo momento il padre era apparso apatico alla notizia mentre la matrigna pareva non averla presa male.
Peccato che lo scorso mercoledì la vicenda abbia preso una piega inaspettata in quello che il ragazzo definisce «un intervento ritardato» che ha visto coinvolti padre, matrigna e nonni (da lui definiti i veri artefici dell'accaduto). Il tutto è stato immortalato in un video shock. «Ho voluto assicurarsi che non ci fossero prove nel caso in cui fosse accaduto qualcosa», ha spiegato Pierce all'Huffington Post.
Le immagini mostrano una famiglia riunita per utilizzare la religione come pretesto per sostenere che l'omosessualità sia una scelta. Una voce femminile, presumibilmente la nonna, afferma: «Io credo nella parola di Dio e Dio non crea nessuno in quel modo. [L'omosessualità] è un qualcosa che si è scelto. Puoi citare tutto il materiale scientifico che vuoi, ma io mi baso sulla parola di Dio». Ed è sempre la medesima voce a continuare a ribadire che da quando Pierce «ha scelto quel percorso» è necessario che se ne vada di casa perché «non bisogna permettere che le persone possano pensare che io giustifico quello che fa».
A quel punto Pierce chiede alla matrigna se può rimanere a casa, ma lei rifiuta: «Sei pieno di mer**da. Mi hai detto al telefono che hai fatto quella scelta. Sai che non sei nato così. Sai dannatamente bene che hai fatto quella scelta. Tuo padre ha fatto di tutto per farti crescere bene e non puoi che incolpare te stesso».
A quel punto la telecamera inizia muoversi, Pierce urla e una donna pare colpirlo. Una voce maschile dice: «Sei un maledetto fr**cio» mentre nella stanza si sente qualcuno che lo definisce «una vergogna».
In serata Pierce ha affidato i suoi pensieri a Facebook: «Che giornata -ha scritto- ho pensato che l'essermi svegliato alle 9:48 e di essere in ritardo di 15 minuti per il lavoro sarebbe stato il più grande problema di oggi. Ma non sapevo ancora che il mio problema più grande sarebbe stato quello di essere rinnegato e cacciato fuori dalla casa dove ho vissuto per quasi vent'anni. Per aggiungere il danno alla beffa, mia madre mi ha dato una serie di pugni in faccia, con mia nonna che faceva il tifo. Io sono ancora sotto shock e incredulo».
Pare anche che i familiari di Pierce si siano rifiutati di rilasciare dichiarazione alla stampa, preferendo lasciare un messaggio vocale nella segreteria telefonica del figlio per dirgli di rimuovere il video da YouTube.

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