Anche ad Orvieto il centro-destra deposita una la mozione sulla "famiglia naturale"


Dopo Lombardia, Veneto, Assisi, Palermo e Verona, la mozione omofoba scritta dai Giuristi per la vita verrà discussa anche dal coniglio comunale di Orvieto. L'obiettivo è l'instaurazione di una "festa della famiglia naturale" e ad azioni volte a chiedere che il governo nazionale rinunci a qualsiasi intervento di contrasto all'omofobia. Come prassi, la proposta è giunta da alcuni consiglieri di centro-destra: Roberta Tardani (Forza Italia), Andrea Sacripanti (Fratelli d'Italia), Roberto Meffi (Forza Italia) e Gianluca Luciani (Lista civica).
Nonostante siano presentate come mozioni atte a tutelare le famiglie, i testi lasciano chiaramente intendere come l'obiettivo sia l'esclusione di parte della società civile e la creazione disitinguo tra bambini di serie A, cioè quelli con due genitori eterosessuali, e bambini di serie B, provenienti da famiglie omogenitoriali e monogenitoriali.
«Quanto sta accadendo ad Orvieto è il frutto di una strategia ben strutturata delle lobby conservatrici e catto-fasciste -ha commentato Emidio Albertini, co-presidente di Arcigay Omphalos- Siamo seriamente preoccupati per il replicarsi, in Umbria, di simili iniziative politiche che di fatto minano la dignità delle persone e delle famiglie LGBT». «Temiamo che la nostra Regione, da sempre aperta al multiculturalismo e alle differenze, si pieghi alla follia omofoba di taluni individui che vogliono riportare il nostro paese nel medioevo dei diritti -conclude Patrizia Stefani, co-presidente di Arcigay Omphalos- e ci auspichiamo che la direzione regionale del Partito Democratico e degli altri partiti di area laica vigilino affinché dopo Assisi, nessun altro comune Umbro approvi nulla di simile».
sarà interessante vedere se Mara Carfagna, a capo del neonato dipartimento dei diritti civili di Forza Italia, riterrà di intervenire o se ai consiglieri verrà permesso di calpestare i diritti e la dignità delle minoranze con ordini del giorno di chiaro stampo discriminatorio.
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