La Lega si scaglia contro Alfano, ma...


«Angelino Alfano è arrivato alla frutta, dica piuttosto ai prefetti di allontanare gli immigrati clandestini e di non alloggiarli in hotel a tre stelle a spese degli italiani [...] il ministro dell'operazione Mare nostrum per me è un ministro che non esiste». È quanto affermato ai microfoni di Radio Montecarlo da Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, in merito all'iniziativa del titolare del Viminale che ha chiesto ai prefetti di bloccare ed annullare la trascrizione dei matrimoni gay contratti all'estero.
Guardando i fatti, però, parole che potevano apparire come un'apertura ai gay rischiano di risultare l'ennesima strumentalizzazione utile solo a lanciare anatemi contro gli immigrati (a giorni Salvini avvierà una raccolta firme per impedire la costruzione di una mosca a Milano, riservando così alla Chiesa Cattolica l'elusività dei luoghi di culto).
Sulla sua pagina Facebook l'accento posto sul tema è un po' diverso e il segretario ha scritto: «Il signor Alfano impone ai prefetti di non accettare i matrimoni gay. Bene. Ma se il dormiente ministro imponesse ai prefetti di non ospitare migliaia di clandestini a spese nostre, sarebbe meglio!». Inoltre è proprio Salvini uno dei due firmatari del'interrogazione che chiede l'intervento della Commissione Europea in difesa delle Sentinelle in piedi e contro «manifestazioni improntate alla cristianofobia e all'eterofobia».
Come se ciò non bastasse, la sua posizione sui matrimoni gay è nota e lo scorso marzo, in occasione dell'apertura del Pdl alle nozze gay, prese le distanze dall'ex alleato per asserire che «continuo a pensare che il matrimonio e le adozioni dei figli debbano coinvolgere persone di sesso diverso, altrimenti la Società va a farsi benedire».
Inoltre è risaputo come la Lega Nord sia in prima fila insieme a Forza Nuova per chiedere la totale abolizione della Legge Mancino (in particolar modo per quanto riguarda l'aggravante prevista per reati dettati dal razzismo) e vien da sé che non ne vogliano un'estensione. Allo stesso modo la Lega si è sempre espressa contro qualsiasi proposta di trascrizione o riconoscimento dei diritti gay, lavorando a stretto contatto con il Ncd e i Giuristi per la vita al fine di introdurre mozioni omofobe nel maggior numero di enti possibile.
E allora di che stiamo parlando?
L'impressione è che il parlamento abbia tempo da perdere a dibattere sugli arbitraggi della Juventus mentre le decisioni vengono prese in radio o tv sulla base del presunto ritorno elettorale dello slogan lanciato, con Salvini impegnato a lanciare anatemi contro gli immigrati, Afano impegnato a compiacere gli omofobi e Renzi in prima linea nel rassicurare i cattolici.
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