Sinodo: «Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana»


«Le persone omosessuali hanno doti e qualità da offrire alla comunità cristiana: siamo in grado di accogliere queste persone, garantendo loro uno spazio di fraternità nelle nostre comunità? Spesso esse desiderano incontrare una Chiesa che sia casa accogliente per loro. Le nostre comunità sono in grado di esserlo accettando e valutando il loro orientamento sessuale, senza compromettere la dottrina cattolica su famiglia e matrimonio?». È questo l'interrogativo lanciato dal cardinale Péter Erdő durante la sua Relatio post disceptationem in occasione del Sinodo dei Vescovi.
A qualcuno tanto è bastato per parlare di apertura della Chiesa nei confronti dell'omosessualità, anche se il cardinale non ha mancato di rimarcare che così non è che che, se di cambiamento si tratta, bisognerà comunque attendere prima di poter tastare con mano qualcosa di concreto.
«La questione omosessuale -ha aggiunto il religioso- ci interpella in una seria riflessione su come elaborare cammini realistici di crescita affettiva e di maturità umana ed evangelica integrando la dimensione sessuale: si presenta quindi come un'importante sfida educativa. La Chiesa peraltro afferma che le unioni fra persone dello stesso sesso non possono essere equiparate al matrimonio fra uomo e donna. Non è nemmeno accettabile che si vogliano esercitare pressioni sull'atteggiamento dei pastori o che organismi internazionali condizionino aiuti finanziari all'introduzione di normative ispirate all'ideologia del gender».
Insomma, la Chiesa continuerà a spingere affinché l'istituto del matrimonio deve essere sia una prerogativa legata all'orientamento sessuale e non della condotta morale delle persone (in altre parole, andrà benissimo benedire l'unione fra un vecchio ereditario e una diciottenne, ma non l'amore fra due uomini o due donne che hanno percorso un'intera vita di aiuto reciproco).
L'uomo ha poi concluso: «Senza negare le problematiche morali connesse alle unioni omosessuali si prende atto che vi sono casi in cui il mutuo sostegno fino al sacrificio costituisce un appoggio prezioso per la vita dei partners. Inoltre, la Chiesa ha attenzione speciale verso i bambini che vivono con coppie dello stesso sesso, ribadendo che al primo posto vanno messi sempre le esigenze e i diritti dei piccoli».
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