Kiev: cinema dato alle fiamme durante un film lgbt. Forse arriveranno norme per la tutela dei gay


Il cinema-teatro più antico di Kiev, in Ucraina, ha preso fuoco durante la proiezione di un film lgbt in un sospetto incendio di origine dolosa. Fortunatamente non si sono registrati feriti tra i circa 100 spettatori che stavano assistendo alla proiezione del film francese "Les Nuits d'Ete" come parte di un festival cinematografico.
Il cinema Zhovten cinema, inaugurato nel lontano 1931, ha subito gravi danni e ci sono volute ore prima che i vigili del fuoco riuscissero a domare le fiamme.
«Il film era iniziato da circa 20 minuti quando le persone sedute nelle file posteriori hanno iniziato a gridare: "C'è del fumo!», racconta il coordinatore del festival Aleksey Chaschin. «Non abbiamo capito subito quello che stava succedendo. Siamo riusciti a portare rapidamente le persone fuori dalla sala. La gente ha iniziato a fuggire e hanno iniziato a tirare le maniglie delle uscite di emergenza, ma erano state tutte chiuse e bloccate».
Fin da subito i media ucraini hanno concentrato i sospetti sugli attivisti anti-gay che nei giorni precedenti si erano detti indignati dal contenuto del film. Altri sostengono che i motivi possano essere ricondotti all'intenzione della municipalità di sfrattare il cinema dai suoi progetti per la costruzione di un nuovo centro di Kiev.
Fatto sta che tra le varie conseguenze il Kiew Post ha deciso di titolare "Poroshenko Wants to criminalize lgbt discrimination", sostenendo che dinnanzi all'accaduto anche uno fra i paesi della cerchia sovietica stia valutando la possibilità di riconoscere e criminalizzare la violenza nel confronti della comunità lgbt. Un fatto che rappresenterebbe un incredibile passo avanti per tutti i gay e le lesbiche del Paese.
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