Chris Mears, Martin Cremin, Tom Haffield e Ieuan Lloyd posano per Attitude


Non è la prima volta che il nuotatore britannico Chris Mears posa per una rivista gay ed in passato non ha mancato di ironizzare su come speri che quella scelta lo possa portare a strappare qualche fan gay al compagnio di squadra Tom Daley. E se sia da punto di vista fisico che caratteriale pare avere tutte le carte in regola per fare stragi di cuori, il servizio fotografico che verrà pubblicato sul numero di gennaio di Attitude non marcherà di buttare nuova carne sul fuco e di attirare molta attenzione.
Già a partire dalla copertina incontreremo il 21enne che posa in costume da bagno insieme ai compagni di quadra Martin Cremin, Tom Haffield e Ieuan Lloyd. Poi, a corredo di altre imperdibili immagini, non mancano anche le consuete interviste di accompagnamento ai protagonisti del servizio fotografico.
Ed è lì che il 23enne Martin Cremin spiega perché i tuffatori siano soliti depilarsi: «Si tratta di una potente azione psicologica -dice- e l'acqua si percepisce in maniera veramente diversa sulla pelle. È una delle cose che si possono fare in preparazione delle sfide, così ti dà un po' di una spinta». «Non so se faccia molta differenza -controbatte Ponders Ieuan- ma i nuotatori sono soliti depilarsi barba, capelli e corpo in vista delle competizioni perché diminuisce la resistenza all'acqua. Ma comunque io non sono una persona molto pelosa».
Parlando delle differenze fra i tuffatori e i nuotatori, Chris ha aggiunto: «Credo che dipenda dal momento della stagione a cui ci si riferisce, ma io lavoro duro in palestra e credo sia un'attività molto diversa da quella dei nuotatori che passano numerose ore a nuotare sulla lunga distanza e che hanno bisogno di una diversa forma del corpo. Loro sono generalmente più alti e un po' più magro, mentre siamo un po' più muscolosi».
All'inizio di quest'anno Martin ha dichiarato che la sua omosessualità non ha influito sulla sua carriera sportiva. «Ho scelto di fare coming out -dichiarò ai tempi- perché volevo cancellare qualsiasi possibile percezione sul fatto che una persona gay non possa competere nello sport. L'essere gay ha fatto alcuna differenza per la mia carriera di nuotatore».

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