Michael Sam racconta di essere stato vittima di discriminazioni anche fra le mura di casa


Michael Sam è stato il primo giocatore professionista di football a fare coming out. Intervistato da Oprah Winfrey, l'uomo è tornato ancora una volta a raccontare la sua vita.
«Volevano che avessi il coraggio di uscire allo scoperto -ha raccontato- Ci sono un sacco di persone come me nel football. Io non sono il solo. Solo sono l'unico ad aver fatto coming out». Non va infatti dimenticato come il suo coraggioso gesto non sia stato provo di conseguenze e come sedicenti organizzazioni cristiane abbiano organizzato manifestazioni ed attacchi personali contro di lui.
Sam ha poi spiegato come l'omofobia della gente non sia stata l'unica che lo abbia riguardato. Anche fra le mura domestiche, in un luogo in cui ognuno avrebbe il diritto di sentirsi protetto, la discriminazione non è mancata da parte dei suoi fratelli: «Mi hanno chiamato in un sacco di modi. Mi hanno chiamato frocio. Mi chiamavano gay. Mi hanno chiamato tutto ciò che si potrebbe pensare. Solo per farmi del male». Non sono mancati neppure atti di vero e proprio bullismo, come la distruzione dei suoi trofei:« Ero così orgoglioso di quei trofei -racconta- e mio fratello maggiore era così geloso che li ha spezzati di fronte a me. E questa è stata la cosa più triste».
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