La Nuova Bussola Quotidiana si scaglia contro il gender, ma finisce con lo screditare sé stessa


Incessantemente impegnata in un indottrinamento ideologico volto ad alimentare l'odio nei confronti dei gay, è dalle pagine de La Nuova Bussola Quotidiana che arriva un articolo intitolato "È persino troppo banale smentire l'ideologia gender".
Il testo rispolvera una notizia vecchia di cinque anni (peraltro già rispolverata nel maggio scorso da Tempi e da Costanza Miriano) pur di sostenere che «sarà messo in galera chi oserà affermare che la terra è tonda» dato che «i sostenitori della terra piatta hanno soldi e appoggi internazionali potenti».
L'argomentazione è affidata al racconto di un documentario norvegese realizzato dal comico Harald Meldal e basato sul presupposto che debba esserci un errore se «il 90% degli infermieri è femmina, mentre il 90% degli ingegneri è maschio. Secondo l'ideologia gender le cifre dovrebbero essere fifty-fifty in ogni mestiere». La tesi sostenuta è che non si sia condizionati dagli stereotipi di genere e che i bambini e bambine abbiano interessi diversi già alla nascita. Tanto è bastato alla Nuova Bussola Quotidiana per sostenere di aver inequivocabilmente sfatato «l'ideologia gender».
A tal proposito bisognerebbe innanzi tutto capire che cosa si intenda con quel termine. Secondo lo speciale dizionario utilizzato dalla stampa integralista, pare abbastanza chiaro che quel termine venga utilizzato per riferissi a qualunque argomento abbia a vedere con la comunità lgbt e con le rivendicazioni di chi chiede accettazione anziché farsi "curare"dai propri aguzzini.
Peccato che il documentario in questione non parlasse assolutamente di questo, ma si riferisse solo alle differenze lavorative fra uomini e donne. Un fatto che il sito cattolico avrebbe dovuto ben sapere dato che diede la medesima notizia anche nel dicembre del 2012, quella volta utilizzandola proprio come giustificazione al sessismo nell'affermare che «tutti i sostenitori [dell'ideologia gender] sono d'accordo su una cosa: che i gender roles (ruoli di genere) vanno cambiati per liberare le donne da questo insieme di condizionamenti psicologici e culturali collegati al loro essere donne. In questo modo potranno godere di una vera e propria uguaglianza rispetto agli uomini».
Dal momento che l'attendibilità di Eia viene data per certa, allora vien da sé che bisognerebbe prendere per buona tutta la serie dei sette documentari che componevano la serie. Ed è qui che un intero è dedicato proprio a sostenere che l'omosessualità sia innata.
Presumibilmente intenzionato a colpire la comunità gay attraverso l'abuso di un termine mal definito, il sito pare sia finito con lo screditare tutto ciò che sinora ha scritto per cercare di opporsi a quell'evidenza scientifica (dato che sarebbe dura sostenere che le tesi di un esperto debbano essere prese per buone solo se favorevoli all'ideologia che si vuole sostenere).
Nel tranello pare essere caduto anche un gruppo di promozione delle cosiddette «terapie riparative» vicino ad Alida Vismara, pronto a sostenere che l'omosessualità non abbia alcuna alcuna origine naturale ma altrettanto pronto a rilanciare notizie che smentiscono le fondamenta delle loro false teorie.
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