L'opportunismo di Adinolfi spiegato attraverso Cicciolina


«Guarda che la notizia che sei frigida va su tutti i giornali di oggi. Facciamolo, dammi retta. Dilla 'sta cosa». È questa la frase chiave che ci permette di capire chi sia Mario Adinolfi.
A pronunciarla fu proprio lui nel maggio del 2007, durante un fuorionda di una sua intervista a Cicciolina. La famosa pornostar declinò l'invito e l'intervista inizio. Fra complimenti alle sue «tette rifatte» e domande da pervertito, Adinolfi tentò ripetutamente anche di farle dire in diretta che era frigida.
L'impressione è che il suo unico obiettivo fosse quello di ottenere una risposta che potesse garantirgli visibilità mediatica sui giornali. Se poi si considera come sia stato lo stesso Adinolfi a pubblicare in rete quell'intervista e come fosse l'unica a contenente un fuorionda (per l'appunto quando Cicciolina scherzò con un fonico dicendogli di essere frigida), c'è da chiedersi se l'intento non fosse proprio quello di ovviare alla mancata dichiarazione in diretta. Una teoria supportata anche dal fatto che nella scheda del video sia stato riportato uno strano virgolettato: «A me anche moscio va bene, ormai sono oltre che frigida» (guarda a caso, l'esatta frase che lui voleva fosse detta in diretta per poter finire sui giornali).
Da sottolineare è anche come durante la sua intervista Adinolfi continuasse a rimarcare come la presenza di Cicciolina fosse orientata a promuovere la sua nuova autobiografia. «Ovviamente lei cercherà di vendere il suo libro, questo è ovvio», disse agli ascoltatori. «Tu non devi parlare del tuo libro», la redarguì quando lei sorvolò su una domanda che riguardava un suo rapporto sessuale. Che a dirlo fosse la persona che oggi gira sempre con il suo libro e con il suo giornale sottobraccio fa riflettere.

Se ai tempi cercava visibilità attraverso affermazioni assurde, chi ci dice che oggi non vada in giro a dire che il suo obiettivo è di portare le famiglie italiane ad avere sedici figli solo nella speranza di vedere il suo nome su un qualche giornale? Non sarà che si cimenti in sparate sempre più grosse solo per avere sempre più visibilità?
In fin dei conti il 12 maggio 2007 (data in cui si svolte primo vergognoso Family Day organizzato dalle destre e dai cattolici contro il progetto dei Di.Co.) realizzò anche un documentario dedicato a Coraggio Laico, la contro manifestazione a sostegno delle famiglie gay organizzata a piazza Navona. Il filmato era il risultato di una serie di interviste intervallate da scritte che spiegato alcuni contesti, fra cui anche quella che afferma: «Per vari motivi, primo dei quali la debolezza culturale e politica della sinistra italiana, i Dico non saranno mai approvati». Considerato anche come lui facesse parte di quella sinistra, l'impressione è che lui non fosse così contrario ad una norma non troppo dissimile da quella odierna, eppure oggi si è auto-nominato.
Forse ai tempi non sbagliava Aldo Grasso a dire che non avrebbe mai voluto Adinolfi perché ha fatto l'opinionista fisso in tv e perché si è scritto la propria autobiografia su Wikipedia. Opportunismo ed ego, per l'appunto. E se consideriamo la sua fallimentare carriera da opinionista per Barbara D'Urlo unita al suo fallimentare progetto editoriale dedicato ai giovani, sarebbe così assurdo ipotizzare che la sua ritrovata popolarità ed onnipresenza mediatica voluta dai vescovi non sia un obiettivo a cui lui non avrebbe sacrificato la sua dignità?

Clicca qui per ascoltare l'intervista a Cicciolina.
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