Ora sostiene di aver offeso i gay per pura satira, ma già sosteneva che: «la dittatura gender esiste»
Carmine M. è un youtuber di Taranto salito alla ribalta delle cronache per un impensabile video in cui sosteneva di aver contratto il «virus della frociaggine» per aver stretto la mano ad un gay. Se dopo le numerose proteste ha pensato bene di modificare la descrizione del video per sostenere di aver voluto creare un video satirico (l'unico del suo canale), curiosamente è in molti altri suoi video che lascia trasparire testimonianze di come quello appaia solo l'effetto devastante delle campagne ideologiche e discriminartici lanciate da certe realtà cattoliche che lui è solito seguire.
Se oggi dichiara di aver realizzato un video per denunciare quale sia la vera omofobia in modo da scagionare chi si oppone ai matrimoni gay senza cadere nel sostenere che non si debba dare la mano ai gay, è solo qualche giorno prima non aveva risparmiato ai suoi follower il suo personale giudizio su Sanremo. Il suo discorso inizia con l'affermare che «l'Italia è un Paese dalle profonde radici cattoliche» e che «non a caso lo stivale è anche la sede del Vaticano e, a mio parere, le coincidenze non esistono e non sono mai esistite». da qui il salto è stato breve per iniziare a chieder: «È mai possibile che nessuno si sia indignato per le recenti news sul Festival di Sanremo? È mai possibile che un popolo sia talmente narcotizzato da non rendersi conto di star vivendo nel bel mezzo di una dittatura massmediatica, monetaria e spirituale? Ma a cosa cazzo state pensando? Alla classifica della Serie A? In quale discoteca andare a pascolare il sabato sera? Se non l'avete ancora capito sto parlando di Conchita Wurst, la superospite di Sanremo 2015 [...] Perché la dirigenza Rai ha ben pensato di ospitare, quindi pagare profumatamente, un omosessuale travestito se sa benissimo che il pubblico è composto da famiglie e anziani, molto più restii dei giovani a considerare normali questi personaggi. Semplice, per pura e semplice propaganda. Non ci rendiamo conto di vivere in una dittatura semplicemente perché ci stanno togliendo la libertà di agire e di pensare».
Dopo aver involontariamente ammesso come gli omofobi siano tutti vecchi e bigotti, Carmine T. si lancia in una invettiva: «La dittatura gender è una realtà, l'amara verità. Secondo l'ideologia gender il ruolo di genere e il sesso biologico non devono per forza corrispondere come è sempre avvenuto nella storia dell'umanità, ma ognuno è libero di percepire il proprio genere come meglio vuole o si sente di fare. In altre parole se io nasco uomo, secondo questa folle ideologia, posso anche alzarmi una mattina e dire io sono una donna».
Una libertà personale che a suo dire non dev'essere assolutamente concessa, dato che «chi come me ha ancora un bricio di buonsenso ed è un uomo libero, viene etichettato come omofobo o bigotto. E sono sicuro che uin un futuro non molto prossimo le persone che la pensano come me rischieranno di essere arrestati per violazione della libertà individuale».
Guarda a caso la medesima tesi sostenuta dalle Sentinelle in piedi e dai giornali che lui legge, pronti a sostenere che l'omofobia debba essere considerata un'opinione.
Ed è proprio da uno di quei giornali che pare provenire la storia che racconta a mo' di esempio: «In una scuola tedesca, due genitori sono stati arrestati perché responsabili di aver fatto saltare due ore di biologia gender alla propria figlia. L'elite mondialista vuole una popolazione perversa, senza valori. Vuole distruggere le famiglie, la spiritualità. Presto chi si opporrà a tutto questo verrà bollato come terrorista».
Ovviamente la notizia, perlomeno così come presentata dai siti di propaganda omofaba, è falsa o quantomeno farsata. Non solo si assiste all'inserimento di immagini che nulla hanno a che vedere con i corsi in oggetto, ma si sostiene che il motivo dell'arresto sia l'aver voluto saltare una lezione specifica (che peraltro era di educazione sessuale e non di «biologia gender»). La realtà raccontata dai giornali tedeschi, invece, è molto più semplice: dato che in Germania è un reato non mandare i figli a scuola, l'impedire ad un minore la partecipazione ad una qualunque lezione (sia anche di educazione fisica) comporta la visita delle autorità. Ecco dunque che la multa non è stata inflitta perché si è saltata quella lezione, ma semplicemente perché si è saltata una lezione (e ciò viene applicato a tutti, anche a chi non odia i gay). dato che i due genitori non hanno pagato la multa e si sono opposti al pignoramento, per loro è scattato il giorno di carcere (così come previsto per chi non paga le multe). Tutto qui.
Dopo aver dato sfoggio di indicibile ignoranza (anche storica, dato che è difficile sostenere che il sesso biologico non sia mai stato messo in discussione a fronte di un Paese che castrava i bambini pur di avere voci bianche da esibire all'opera, ndr) e dopo aver raccontato notizie false, il 25enne conclude il suo discorso affermando: «Chi è veramente libero mi ascolterà e boicotterà il festival di Sanremo, chi non lo è vada a farsi fottere e continui a crogiolarsi nell'ignoranza».
Ecco dunque il volto delle persone che i vari Tempi e le varie Vismara stanno creando attraverso le loro campagne. Ed è davanti ad una simile ignoranza che c'è davvero di che preoccuparsi.