Secondo Introvigne, il femminismo, il genere e l'omosessualità sono satanici


Sul sito della Fondazione per l'Evangelizzazione attraverso i Media è possibile imbattersi in un articolo di Gian Domenico Daddabbo dal titolo "Le origini dell'ideologia gender".
Se è difficile non storcere il naso dinnanzi a chi sostiene di voler dimostrare un qualcosa che non esiste, a far temere il peggio è come l'articolo sia stato inserito nella categoria "stili di vita". Timori che vengono confermati già nelle prime righe, quando l'autore si scaglia contro quelli che definisce «cristiani tiepidi, gay-friendly e politically correct». Si cita così la nota lettera che l'allora cardinal Jorge Mario Bergoglio scrisse alle suore carmelitane di Buenos Aires, nella quale chiedeva di lavorare per suo conto nel tentativo di fermare l'approvazione del matrimonio egualitario. nella lettera sostenendo che quella fosse «una mossa del padre della menzogna che cerca di confondere e d'ingannare i figli di Dio» ed è così che l'autore dell'articolo di affretta a sostenere che «il padre della menzogna è infatti Satana, pertanto l'allora porporato spiegava in maniera inequivocabile che non c'è inganno peggiore che l'equiparazione di una coppia dello stesso sesso a una coppia di coniugi formata da uomo e donna, infatti unire due persone dello stesso sesso in un cosiddetto "matrimonio" significa equiparare l'una all'altra, per cui è inutile che ci raccontiamo storie».

Una volta sostenuto che le proprie tesi siano legittimate dal Papa, si passa a parlare delle teorie su Massimo Introvigne, già ospite del convegno omofobo di Maroni e grande promotore delle fantomatiche e dannose «terapie riparative» dell'omosessualità. Senza particolari fili logici, si passa dal sostenere che Introvigne abbia sostenuto che «l'ideologia di genere trova le sue origini nel femminismo» e che ci sono «due tipi di satanismo: uno in senso stretto, l'altro in senso lato».
Parte così una filippica su come il primo riguardi chi venera il diavolo, il secondo chi non crede nella sua esistenza ma «lo rappresentano come simbolo di ribellione e di riscatto attraverso un'avversione che spinge verso l'odio». Al termine di una serie di citazioni bibliche, politiche e cinematografiche, si afferma: «il fascino verso il male ci porta al nocciolo della questione del testo di Faxneld, ossia l'ideologia di genere legata al satanismo».

L'argomentazione per il collegamento che viene fatto tra gender e satanismo è talmente assurda che vale la pena leggere il passaggio integrale:

Tale legame deriva dalla poesia romantica inglese che offre un'interpretazione rovesciata della caduta di Adamo ed Eva rispetto agli insegnamenti della Chiesa. Questa poesia proclama che nel Giardino dell'Eden, satana ha offerto a Eva la possibilità di riscattarsi dal controllo patriarcale di Dio e di Adamo, in definitiva viene celebrato come liberatore delle donne, ma anche degli uomini, visto e considerato che Eva, dopo aver mangiato, offre del frutto proibito al marito (Cfr Genesi 3,6-7). Come simbolo di avversione e del rovesciamento, il demonio diviene anche maestro della donna e dell'uomo e insegna a entrambi a scegliere liberamente la loro identità di genere, di conseguenza l'angelo ribelle imprime il suo sigillo sulla scelta omosessuale. Alla luce di questa interpretazione del brano della Genesi sul peccato originale, Massimo Introvigne cita lo storico anticlericale Jules Michelet (1798-1874) il cui libro "La Strega" del 1862 dipinge le streghe del Medioevo come donne libere, spesso capaci di reinventarsi un'identità maschile o affermarsi lesbiche. La visione offerta da Michelet emerge in modo ancor più chiaro in autrici meno note come Renée Vivien (pseudonimo di Pauline Mary Tarn, 1877-1909) e le romanziere americana e britannica Mary MacLane (1881-1929) e Sylvia Townsend Warner(1893-1978), anch'esse lesbiche. Ciò dimostra come è stretto il legame fra satanismo e ideologia gender, tanto che a tal punto bisognerebbe domandarsi dal satanismo in senso lato a quello in senso stretto e tuttavia il confine fra i due è molto sottile e non sempre evidente. Con la sua analisi, lo storico svedese Faxnell arriva a dimostrare che il femminismo, l'ideologia di genere e la promozione dell'omosessualità nascono dall'interpretazione rovesciata delle vicende bibliche della rivolta di Lucifero e della caduta di Adamo ed Eva. Tale interpretazione, come abbiamo accennato, è prettamente simbolica e viene offerta da intellettuali che non credevano né in Dio né nel diavolo e alla fine alcuni di questi intellettuali, senza alcuna ambiguità, sono arrivati a servire quest'ultimo.

Su queste basi l'articolo si conclude asserendo che: «Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l'umanità. L'azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa».
In conclusione pare che l'autore dell'articolo non si accontenti più nel dire che il Papa vuole la discriminazione dei gay e passa direttamente a sostenere che quella richiesta giunga direttamente da Dio: «lo Spirito Santo ha nominato nuovo Papa -dice- quello stesso Cardinal Bergoglio che tre anni prima nella sua Buenos Aires aveva con franchezza messo in guardia dal dilagare dell'ideologia gender».
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