Alexey Komov e la colonizzazione russa nel nome del gender


Gianluca Savoini ed è il portavoce del segretario della Lega Nord Salvini ed è anche il presidente dell'associazione Lombardia-Russia, una realtà nata con lo scopo dichiarato di promuovere la Russia di Putin in Italia. Già nei primi anni 2000 Savoini guidò delegazioni di imprenditori e politici italiani in Russia (soprattutto a San Pietroburgo) e pare sia stata una sua idea quella di invitare i due deputati di Russia Unita Komov e Zubaraev al congresso della Lega del 2013 (dove ricevettero applausi scoscianti per il loro sostenere che i russi odiano i gay).
Nel febbraio del 2014 Alexey Komov divenne anche presidente onorario di Lombardia-Russia e collaborò con Savoini ad organizzare un forum su "Famiglia, tradizione e identità" in seno al Forum Mondiale delle Famiglie. Mentre sarà Salvini a proseguire una politica volta a chiedere l'abbandono dell'Europa e degli Stati Uniti per aderire al sogno putiniano di una nuova Eurasia, Alexey Komov inizia a girare l'Italia attraverso una serie di conferenze organizzate dall'associazione ProVita (una scelta probabilmente non casuale, dato che l'associazione ha rappresentato l'Italia al Forum Mondiale delle Famiglie di cui Komov è il presidente).

Uno sguardo alla fiorente rassegna stampa (seppur qui incompleta ma pur sempre rappresentativa della propaganda incessante e martellante che sta avvenendo in Italia) lascia intendere la portata dell'ideologia che viene rilanciata da numerosissimi siti cattolici e di estrema destra. La Russia viene indicata come il centro della cristianità, Putin è l'emblema della moralità, tutti i i giornalisti occidentali mentono nel raccontare le sue gesta e l'Occidente è una minaccia per il cristianesimo. Il tutto passando attraverso un'ideologia volta a sostenere che il femminismo, l'omosessualità e l'accoglienza degli immigrati siano una minaccia da combattere.
Adinolfi, ProVita, La Manif Pour Tous Italia, la Lega Nord, i Giuristi per la Vita e vari altri esponenti dell'omofobia italiana paiono aver collaborato almeno una volta al suo fianco, così come tutti rilanciano la sua visione pro-Russia /forse proprio perché ammirati da chi se n'è infischiato dei diritti umani nel legalizzare leggi che minano i diritto fondamentale all'esistenza delle minoranze).

«Più del 90% dei russi è a favore della famiglia tradizionale e quindi ostile al matrimonio omosessuale e contrario all'ideologia di genere. Il presidente Putin fa solamente ciò che il suo popolo gli chiede. È una democrazia reale», afferma Komov.
Ma forse non è propriamente di "democrazia" che si parla quando si cerca di legittimare l'imposizione violenta delle proprie ideologie sui diritti fondamentali altrui. Il vaticano viene etichettato come troppo «timido» e si invoca una nuova crociata più incisiva:

È molto importante non avere paura, bisogna essere coraggiosi e molto forti nel difendere i nostri valori cristiani e quindi la famiglia tradizionale, senza temere le lobby LGTB e George Soros oppure la «correttezza politica». È una cosa molto importante per un cristiano vero.

Un approccio che viene poi calato nella realtà nel parlare del Gay Pride di Belgrado, un evento che era stato reso difficile per la minaccia di violenze lanciate dagli estremisti ortodossi nei confronti dei manifestanti (dopo che nel si arrivò quasi al loro linciaggio):

Assistiamo alla presenza di 7.000 uomini della polizia e dell'esercito con veicoli blindati ed elicotteri, dispiegati per proteggere i 200 manifestanti del Gay Pride dal popolo serbo ortodosso. Il Governo non ha ascoltato la richiesta dei suoi cittadini che, finita la parata omosessualista, si sono riversati nelle strade di Belgrado. Più di 10.000 persone, con icone e croci, hanno marciato dalla Cattedrale di San Sava al Patriarcato per ripulire la città dalla vergognosa contaminazione.

Il riferimento religioso e la condivisione delle politiche discriminatorie della Chiesa (purtroppo spesso in prima fila nel chiedere «donne sottomesse» e minori diritti per i gay) è il tassello che ha garantito l'appoggio del mondo dell'integralismo cristiano (alcuni scatti lo mostrano al fianco di esponenti cattolici ed ortodo-rumeni). Ma la religione è anche ciò che garantisce una base di persone pronte a seguire ciecamente ciò che gli viene detto ed una certa immunità dal subire le conseguenze di proclami che spesso rischiano di ledere gli stessi principi costituzionali di uno stato.

Forse per convincere anche i più riluttanti, in alcuni comizi di Komov non ha mancato di sottolineare come la sudditanza a Putin garantirebbe un grande potere ai religiosi, permettendogli di poter imporre per legge i propri precetti e le proprie idee:

La chiesa ortodossa russa influenza molto Vladimir Putin ed i leader dell’élite russa di oggi; per esempio c'è l'Archimandrita Tichon, molto famoso in Russia perché è il suo padre spirituale ed egli (Putin) riceve la Comunione, va in chiesa e prega sotto la sua direzione spirituale e quindi in tal modo influenza la politica russa. Tutti i leader russi vanno in chiesa come nelle televisioni ed in ogni luogo, è una cosa ben diversa da quelli occidentali quali per esempio Obama, Hollande ed altri.. che addirittura disprezzano pubblicamente i simboli cristiani.

Interessante è anche notare come tutti i siti che rilanciano la sua propaganda non manchino di dimostrare imprecisioni ed omossioni nel presentare il pulpito da cui sta giungendo quella predica. Molti gli attribuiscono erroneamente il titolo di ambasciatore russo, altri non specificano come il titolo di "Ambasciatore del Congresso Mondiale delle Famiglie nell'ambito delle Nazioni Unite" non sia nulla di istituzionale. Quasi nessuno cita la sua militanza nel partito del presidente Putin o le su attività di consulente esperto nel marketing e nella promozione di prodotti.

Dopo aver studiato a Londra e negli Stati Uniti, Komov ha iniziato ad arricchirsi attraverso un locale notturno di Mosca. «Ero liberale -dichiara ora- Ho sperimentato di tutto. Ma se fai uso di droghe o inizi ad essere promiscuo, tutto ciò ti indebolisce alla fine della giornata».
Gli anni successivi lo hanno visto impegnato a studiare yoga e a cercare una religione tra India, Tibet, Mongolia ed Israele. Quando al suo guru venne diagnosticato un cancro, in lui scomparve l'idea che lo yoga lo avrebbe salvato dalle malattie: dichiarò lo yoga «satanico», si fece battezzare nella Chiesa ortodossa e si fece monaco i una delle congregazioni dell'arciprete Dmitri.
Circa un anno dopo, la Chiesa ortodossa russa lo inviò al Congresso Mondiale 2010 in Colorado. Quando fu il momento di scegliere la sede dell'edizione successiva, Komov propose Mosca ma la maggioranza scelse Madrid dato che c'era ancora molta diffidenza nei confronti della Russia. Lo invitarono così ad organizzare un evento diverso e, solo nove mesi più tardi, du proprio lui a dar vita ad un forum a cui presero parte più di 1.000 partecipanti, tra i quali molti degli attuali membri del Forum Mondiale delle Famiglie e gran parte dell'estrema destra statunitense. Iniziarono così a nascere i primi legami con diversi imprenditori cristiani, tra cui Yakunin e Malofeev.

Konstantin Malofeev è il presidente delle ferrovie russe. Si è impegnato a pagare i due terzi del costo del World Congress 2014 di Mosca e finanziò varie attività ortodossa di San Basilio. Possiede il 10% della Rostelecom (la più grande azienda di telecomunicazioni della Russia) ed è stato un socio collettivo delle Olimpiadi di Sochi. Negli ultimi anni ha anche chiesto la creazione di versioni conservatori di Facebook, Wikipedia e Google.
Vladimir Yakunin, invece, è amico di Putin sin dai tempi dell'amministrazione Gorbaciov (lui lavorava come diplomatico mentre Putin era fra le file del KGB). Come direttore delle Ferrovie dello Stato, Yakunin ha supervisionato 7.000 milioni dollari per le iniziative infrastrutturali olimpici. Esemplificativi sono gli 8,7 miliardi di dollari spesi per la costruzione della Russian Esquire calculated (un costo esorbitante, al punto che si stima si sarebbe speso meno pavimentando la strada con del caviale). Yakunin ha contribuito ai costi del Forum Mondiale delle Famiglie del 2010 ed ha finanziato una serie di enti ortodossi che sostengono il movimento di famiglia.

Komov è anche il fondatore e il direttore di Integrity Consulting, una società che offre una varietà di servizi che vanno dallo sviluppo del business alle ricerche di mercato e alla quale si sono affidati aziende come Gazprom, Phillip Morris, Sprint, JP Morgan ed una sfilza di altre società americane.
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