Arcigay contro Zelger: «Basta con l'ideologia della contrapposizione»


Alberto Zelger è un consigliere comunale veronese noto per le sue posizioni anti-gay. È lui ad aver proposto una mozione per l'introduzione di una "festa della famiglia naturale basata sull'unione di un uomo e di una donna", è lui ad aver organizzato coordinamenti segreti contro i diritti dei gay ed è lui ad aver aperto le porte del comune alla propaganda pro-Putin di Provita attraverso l'intervento di Alexey Komov (ambasciatore del World Congress of Families russo). Giusto per non farsi mancare nulla, ha scatenato dure polemiche anche per aver affermato che «Le donne hanno un cervello diverso da quello degli uomini, basta leggere gli studi scientifici e guardare come parcheggiano le auto».
Dato il curriculum, non stupisce troppo che sia in prima linea contro l'annuncio del sindaco Tosi per l'istituzione di un registro delle unioni civili a Verona. Ancor più dopo la presentazione di un documento firmato da Rosario Russo (consigliere comunale e consigliere per i rapporti con le associazioni religiose) che impegna «il sindaco e la giunta a non istituire il registro comunale delle famiglie basate su vincolo affettivo e a non rilasciare attestati di alcun tipo sulla base di vincoli affettivi».
«Flavio Tosi ha dimostrato di non voler difendere la famiglia tradizionale, anzi ha promosso il registro delle coppie arcobaleno e permette che si tenga un Gay Pride nella nostra città -ha dichiara Zelger- a me interessa che ci sia qualcuno che difende i valori cristiani».

«La famiglia tradizionale non è minata da tutte le altre legittime forme di famiglia. Basta con l'ideologia della contrapposizione -è stata la pronta risposta di Alex Cremonesi, Presidente Arcigay Verona- Le unioni civili esistono da 25 anni in Danimarca, da 15 esiste il matrimonio egualitario in Olanda, e non si osserva nessuna delle conseguenze apocalittiche ipotizzate dagli integralisti cattolici. Situazione analoga in tutto il mondo occidentale dove viene riconosciuta l'importanza di ogni forma di famiglia, indipendentemente dalla sua composizione, quale forma sociale inclusiva, vitale per la società e per l'individuo. Dopo la cattolicissima Irlanda, solo lo scorso mese anche la Slovenia, riconoscendo il matrimonio egualitario e l'adozione per le coppie omosessuali, ha fatto quel passo che in Italia sembra impossibile a causa dell'ideologica avversione verso l'omosessualità».
In merito all'accusa mossa da Zelger nei confronti del Sindaco, «rimane oscura la motivazione razionale del Zelger-pensiero per cui un Sindaco, rappresentante di un'istituzione laica quale quella comunale, avrebbe dovuto vietare una manifestazione che avviene da decenni in tutto il mondo democratico, anche in Italia. Forse il Sig. Zelger crede di vivere in una teocrazia invece che in una democrazia matura dove la libertà di manifestare per importanti diritti civili è garantita dalla Costituzione. Magari banalmente stiamo solo assistendo ad una manovra di foraggiamento elettorale per assicurarsi il sostegno di certe lobby, molto forti a Verona, per i prossimi appuntamenti elettorali».
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