Giorgio Armani ai gay: «Non vestitevi da omosessuali. L'uomo sia uomo»


Quando qualcuno si erge a giudice supremo, impegnandosi ad auto-assolversi prima di puntare il dito contro il prossimo, è facile presumere la nascita di polemiche. Ed è proprio quanto si preannuncia nei confronti dell''intervista rilasciata al britannico Sunday Times da Giorgio Armani.
Lo stilista pare sostenere che ci sia un modo giusto per essere gay (il suo) e un modo sbagliato (quello degli altri). Il tutto offrendo la spalla ai movimenti omofobi attraverso il voler attribuire una connotazione negativa all'aggettivo «omosessuale» con affermazioni che sembrano prese dai manifesti omofobi affissi nei giorni scorsi da Lotta Studentesca.
Dalle pagine del quotidiano ha tuonato: «Non vestitevi da omosessuali. Un uomo deve essere un uomo». Poi ha aggiunto: «Un omosessuale è un uomo al 100%. Non ha bisogno di vestirsi da omosessuale. Quando gli omosessuali che si esibiscono raggiungendo gli estremi, per poter dire "Ah, lo sai, io sono un omosessuale", questo è qualcosa che non ha nulla a che fare con me. Un uomo deve essere un uomo».
Critiche sono state riservate anche ai ragazzi troppo ai «ragazzi muscolosi» dicendo che «non sopporto chi fa tropopa palestra, preferisco chi sta bene, in salute, quelli di carattere solido, che non usano troppo i muscoli».
Il Telegraph sottolinea come le parole di Armani giungano ad un mese dalle polemiche innescate da Domenico Dolce con i suoi insulti lanciati nei confronti delle coppie omogenitoriali.
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