Gli esordi di Philip Fusco


È noto come la carriera da modello di Philip Fusco sia iniziato quasi per caso. All'età di 17 un talent scout ha visto le sue foto pubblicate su Facebook e l'ha contattato. Un po' titubante Philip si è fatto accompagnare all'appuntamento dal padre per verificare che non ci fosse nulla di strano dietro a quella richiesta, ma il tutto finì nel migliore dei modi: iniziò a lavorare e nel 2009 firmò un contratto con la Empire Model Management.
Il profilo da cui tutto è cominciato doveva apparire più o meno così, con uno sfondo gotico rappresentante una finestra aperta in un cielo plumbeo e con tanto di un'applicazione per poter mandare baci virtuali. Per chi non avesse dimestichezza con il MySpace di quegli anni, è bene ricordare come fosse quasi una moda il cercare di personalizzare la propria pagina con immagini personali e widget dall'indubbia inutilità.
Lo screenshot in questione (ossia la più vecchia testimonianza della pagina di Fusco rimasta su Internet) si riferisce in realtà al 21 marzo 2009, quando la carriera di modello era agli esordi e i testi iniziavano ad avere un risvolto più professionale. Il numero degli amici (solo 129) lascia però chiaramente intuire che eravamo ancora lontani dal successo odierno.
Ed è sfogliando la top 40 di quella lista che ci si può rendere conto che già a quell'epoca qualcuno aveva l'occhio lungo: fra gli amici c'è qualche modello, qualche istruttore di fitness ma anche qualche nome noto come il fotografo Adam Bouska o lo stilista Andrew Christian. Insomma, buongustai già all'epoca e pronti a dimostrare di avere una certa capacità nel notare i volti più promettenti.
Più curiosa è la presenza di Chris Rockway, un noto performer di film gay per soli adulti. Non è dato di sapere chi dei due abbia chiesto l'amicizia all'altro, ma agli amanti del gossip quella presenza creerà sicuramente una certa curiosità: da una parte c'è Fusco che è etero (nel 2014 un blogger statunitense ha persino provato a misurare il suo grado di gayezza, ottenendo però un risultato disastroso), dall'altra c'è Rockway che si dichiara etero ed assolutamente non interessato ai ragazzi («La pornografia non è vero sesso -ha detto durante un'intervista- È solo lavoro. Nel sesso quello che voglio è una donna, ma posso agire con gli uomini come contatto fisico»).

Da quella pagina si può anche accedere al blog personale che Philip ha inaugurato il 21 novembre del 2008. Il suo primo post si lancia nel raccontare ciò che lo motiva, ossia la sua passione per l'esercizio fisico: «Quando non sto lavorando o sono in viaggio -racconta- posso essere trovato in palestra. Faccio del mio meglio per andare ad allenarmi almeno 3-4 volte a settimana, concentrandomi su ogni parte del corpo». Racconta come sia importante non lasciarsi vincere dalla pigrizia o dalla voglia di iniziare a saltare qualche allenamento, per poi concludere offrendosi di fornire consigli per l'allenamento (dieta, piano, motivazione...) a chiunque volesse chiedergli consigli. «Sarò felice di aiutarvi», dice in maniera molto easy.
Ma se quello non appare come un blog di un modello, l'evidenza è dietro l'angolo dato che poche persone avrebbero potuto dedicare il loro terzo post all'annuncio di un nuovo servizio fotografico realizzato dal celeberrimo Rick Day.
Da lì a poco inizierà a lavorare al suo primo progetto editoriale, un sito di fitness chiamato Phil4u (qui il video in cui ne da l'annuncio) che risulterà essere il progenitore dell'attuale PhilCity. Ancora una volta il tema cardine è il fitness e la cura del proprio corpo.
Come modello continua a posare per servizi fotografici (qui il backstage di quello realizzato da Michael Thomas), pubblicità (qui, qui e qui quelli per Score Underwear) ed anche per alcuni siti internet. Tra questi c'è anche un vero e proprio spot realizzato per VistaVideo, un sito specializzato in video soft-porn. A volerla riassumere brevemente, si tratta di una produzione che coinvolge una serie di ragazzi palestrati che mostrano il proprio corpo o compioni esercizi che possano mettere in mostra i loro muscoli (si va dagli esercizi in palestra a gare di braccio di ferro). In alcuni casi i modelli coinvolti si cimentano anche in nudi frontali (rigorosamente privi di erezioni) ma non è il caso di Fusco. Nelle circa 38 clip che lo riguardano (alcune concatenate fra di loro e quindi non certo corrispondenti ad altrettanti set). Si va da immagini adatte ad un pubblico generalista a quelle in cui si mostra in maniera più provocante, ma non si ha traccia di alcuna apparizione che includesse un qualche nudo frontale.
Solamente nell'ottobre del 2010 si mostrerà completamente senza veli in un servizio formato da David Vance, seppur in un nudo artistico privo di volgarità. Sarà poi lui stesso a raccontare di preferire un'illusione ad un'esposizione esplicita delle nudità, motivo per cui la fine della gavetta e la ritrovata popolarità lo porteranno a non appaiare quasi mai troppo in maniera troppo esplicita (forse eccezion fatta per il servizio realizzato per la Gregg Home nel 2013, dove la trasparenza degli indumenti indossati lascia assai poco spazio all'immaginazione).

Questi, in sintesi, gli esordi di un ragazzo di 17 che in pochi anni è divenuto uno fra i modelli più conosciuti al mondo, riuscendo anche a coltivare parallelamente la sua passione per il fitness attraverso un frequentatissimo blog sul tema ed un impiego da personal trainer.


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