Torino intitola un viale a Ottavio Mai (ma non senza disguidi)


«Torino si scopre nuovamente all'avanguardia riguardo le tematiche lgbt. Per la prima volta in Italia una targa toponomastica riporta la dicitura omosessuale, sdoganando ulteriormente la figura delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali. Ottavio Mai, a cui è dedicato il nostro comitato, è stato un importante regista, sceneggiatore, attore, scrittore e poeta. Oggi più che mai ci sentiamo orgogliosi di aver dedicato al nostro comitato il nome di Ottavio» È quanto dichiarato da Marco Giusta, presidente di Arcigay Torino, in una nota stampa diramata in occasione della cerimonia di intitolazione di una via cittadina al fondatore del Torino Gay & Lesbian Film Festival.

A tentare di rovinare la festa, però, è stata una targa che avrebbe dovuto riconoscerlo come «attivista per i diritti omosessuali» oltre che come «poeta e regista», anche se quella dicitura era inizialmente sparita nel nulla. Nonostante l'indicazione fosse contenuta nel verbale della commissione Toponomastica del Comune di Torino, nella palina si palava genericamente di «regista, sceneggiatore, scrittore e poeta».
L'errata indicazione è stata segnalata da Luca Cassiani, numero uno della Commissione Cultura, pronto a sostenere che «i funzionari che hanno cassato quella frase, mi dicono che certe parole non sono accettate dal codice della strada». Antonella Rava, il dirigente che ha provveduto a licenziare il testo, ha asserito di non aver ricevuto informazioni adeguate.
Alla fine Cassiani che attraverso Facebook ha promesso: «Ne verrà stampata ed apposta una diversa da quella della foto. È stato solo un errore di comunicazione interna. Tra tante difficoltà, arrabbiature e decine di telefonate, abbiamo risolto il problema».
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