In migliaia in piazza in difesa dei diritti civili


Quasi diecimila persone hanno sfilato per le vie di Verona in occasione del Pride del Nord Est, la manifestazione giunta alla sua terza edizione veronese dopo le parate del 1995 e del 2001.
In testa al corteo c'era anche Stuart Milk, consigliere per i Diritti civili del presidente statunitense Barack Obama ed ospite d'onore dell'evento. «Sono molto onorato di essere qui -ha detto Milk- Penso che ogni volta che ci sono discriminazioni che fanno delle differenze, queste marce sono fondamentali».

A Benevento quasi 2.500 persone hanno dato vita al Campania Pride. «Abbiamo fatto sentire che non è vero che Benevento non è pronta per certe cose -dicono gli organizzatori- anzi, abbiamo fatto sentire che ci sono dei diritti che vanno garantiti ad ogni essere umano. E che noi questi diritti li vogliamo. Ora. Vogliamo assistere i nostri figli quando staranno male, anche se non siamo i loro genitori biologici, vogliamo baciare la persona che amiamo senza aver paura degli sguardi, vogliamo sposarci e andare a lavorare senza l'obbligo di nascondere una parte di noi. Vogliamo che nessun adolescente si senta più colpevole di quello che è, che nessuna persona transessuale sia costretta a prostituirsi perché non trova un lavoro».
L'unica nota dolente è stata la totale assenza delle istituzioni: nonostante il Comune avesse concesso il patrocinio, nessun rappresentante ha preso parte alla manifestazione e nessuna voce istituzionale si è fatta sentire dal palco di piazza Risorgimento.

Anche a Pavia si sono contate miglia di presenze che con i loro colori hanno attraversato il centro di Pavia per rivendicare uguali diritti. Da segnalare è anche come alcune attività commerciali cittadine abbiano voluto esprimere il loro supporto all'evento: una storica gelateria del centro ha realizzato un nuovo gusto dai colori arcobaleno, così come in piazza i fioristi si erano procurati delle rose arcobaleno
Il primo pride di Pavia è stato organizzato in concomitanza con il decimo anniversario di Coming Aut Arcigay Pavia, organizzatore e promotore dell'evento.

A far riflettere è come tutti e tre gli eventi siano stato accomunati anche dalla necessità di imponenti schieramenti delle forze dell'ordine in seguito alle minacce giunte dalle destre.
A Verona la nuova maggioranza si è scagliata contro Tosi, sostenendo che non averebbe assolutamente dover permettere che l'evento potesse aver luogo. Si è anche organizzata una fallimentare contromanifestazione (con tanto di "rosario riparatore") organizzata dai cattolici tradizionalisti con il sostegno di Lega Nord, Progetto Nazionale e Forza Nuova. Evidente è una volontà politica di assecondare pochi fanatici contro i diritti basilari di migliaia di persone.
A Benevento un centinaio di agenti e carabinieri dei reparti mobili ed una trentina di unità in servizio nel capoluogo sono stati chiamati ad evitare possibili attacchi da parte del corteo organizzato da Forza Nuova e da associazioni di estrema destra (anche loro pronti ad organizzare un vergognoso "rosario riparate"). A Pavia nota era la preoccupazione per l'autorizzazione concessa ad un gruppo di skinhead che nei giorni scorsi avevano pubblicizzato la loro manifestazione attraverso il disegno di un uomo nero che picchiava violentemente un uomo rosa.

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