Nuovo caso di omofobia: turista olandese aggredito sul lungomare di Ognina


Un turista olandese è stato vittima di una nuova aggressione omofoba. Siamo a catania, dove il quarantunenne stava tranquillamente passeggiava sul lungomare di Ognina. Secondo quanto riportato quotidiano catanese La Sicilia, l'uomo è stato circondato da una banda di balordi a bordo dei loro motorini. I ragazzi, tutti in età compresa tra i 15 e i 25 anni, avrebbero anche iniziato ad insultarlo per il suo presunto orientamento sessuale. Poi qualcuno è sceso dallo scooter, lo ha strattonato e lo ha fatto cadere a terra. L'accaduto è stato regolarmente denunciato ai carabinieri.

Nonostante i danni fisici siano irrilevanti, i dipendenti della struttura alberghiera in cui l'uomo alloggia raccontano di come l'uomo sia ora bloccato dalla paura: «Gli amici hanno provato a coinvolgerlo, magari con gite sull'Etna, ma è in preda alla paura e proprio non è in grado di abbandonare la stanza, se non per pochissimo tempo e per scambiare quattro chiacchiere con noi».

«Un gruppo di balordi, che spero siano identificati e perseguiti dall'autorità giudiziaria, ha commesso un atto ripugnante per il quale, a nome dell'amministrazione comunale e dell'intera città, chiediamo scusa». Così il sindaco di Catania, Enzo Bianco, ha commentato l'aggressione. «Comprendiamo il disagio dell'ospite olandese ma gli diciamo che la città ed i suoi abitanti sono ben altra cosa rispetto a questi violenti che lo hanno aggredito verbalmente e fisicamente. Spero che si possa presto tranquillzare e tornare a visitare la nostra città. Lo invito in particolare a Palazzo degli Elefanti, lo accoglierò personalmente per dimostrare che Catania e la stragrande maggioranza dei suoi abitanti sono ben diversi dagli stupidi criminali che lo hanno offeso nella dignità e nel fisico».

Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay, ha preferito invece lanciare un appello alle istituzioni: «Non abbiamo fatto in tempo a riporre gli striscioni del Roma Pride e già le cronache hanno ripreso ad aggiornare l'elenco delle aggressioni -ha dichiarato- L'episodio del turista costretto a barricarsi in hotel perché nel mirino di una banda di balordi omofobi ha del raccapricciante e necessita l'intervento urgente e risoluto delle istituzioni. Non parliamo tra l'altro di un caso isolato: già domenica, a poche ore dalla conclusione del corteo LGBT nella Capitale, due giovanissimi attivisti, con indosso la maglietta del Pride, sono diventati bersaglio di un altro gruppo di violenti omofobi. E all'elenco aggiungiamo anche la grave aggressione subita sempre domenica a Firenze da un gruppo di ragazze e ragazzi delle Rete degli studenti medi, insultati e feriti da fanatici neofascisti al grido di "sporchi rossi". A tutte queste persone, vittime dell'ignoranza a cui in questo paese non si pone rimedio, trasmettiamo innanzitutto la nostra piena solidarietà. Ma, assieme alla vicinanza, non possiamo non esprimere l'allarme e l'amarezza per un Governo e un Parlamento che non riescono in Italia a produrre un ragionamento, e di conseguenza leggi efficaci, sulle parole e sui crimini d'odio. Non ci stancheremo mai di dirlo: la latitanza dello Stato su questi temi pesa come una colpevole complicità, perciò per noi è lo Stato ad avere armato in tutti questi episodi la mano dei balordi».
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