Padre Georg: «È inaccettabile equiparare le unioni gay al matrimonio»


Ormai è una vera e propria persecuzione. Non passa giorno senza che un qualche prelato non si lanci nel sostenere che la priorità della Chiesa debba essere quella di predicare uguaglianza o di combattere fame e miseria, ma sia quella di impedire l'amore.
Questa volta è monsignor Georg Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI e prefetto della Casa pontificia, ad essersi lanciato nel sostenere che «È inaccettabile equiparare le unioni gay al matrimonio».
L'affermazione giunge come commento all'approvazione del matrimonio egualitario in Irlanda rilasciata nel corso di un'intervista all'Adnkronos. Secondo Gänswein, infatti, il voto popolare non sarebbe stato libero dato che non ha coinciso con il volere vaticano: «La situazione in Irlanda -ha dichiarato- era ed è difficile, ma temo che molti si siano lasciati condizionare da uno spirito ostile alla Chiesa cattolica e anche da una campagna massmediatica da parte dei propugnatori per le unioni gay. Equiparare il matrimonio sacramentale con le unioni gay è inaccettabile e contro l'antropologia biblica e cristiana».
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