Ricatti morali via sms per chi non parteciperà al Family Day: «Ne risponderete dinnanzi a Dio»


«Il nostro catechista ci scrive: "È a tutti presente l'importanza di una totale partecipazione". Certo, a qualcuno potrebbe non interessare dei propri figli o nipoti! Ne siponderà a Dio. Quindi tutti a roma il 20 giugno». È questo parte di un messaggio che ci è stato segnalato da un nostro utente.
Si tratterebbe di un sms inviato alla madre, parte del cammino neocatecumenale (come Gandolfini) all'interno di una serie di messaggi che il capogruppo ogni tanto invia per segnalare notizie sugli incontri o gli eventi. Nel caso della manifestazione del 20 giugno a Roma, però, ci segnalano come i toni fossero decisamente più forti del comune e di come come contenesse un neanche troppo velato ricatto morale.
Non solo si sosteneva che la mancata partecipazione ad una manifestazione in difesa degli stereotipi di genere fosse un qualcosa di buono, ma si sosteneva anche che l'assenza fosse spiegabile solo se non si aveva alcun interesse verso i propri figli (un concetto molto opinabile, dunque). Il tutto veniva reso ancor più perentorio nell'attribuire quella volontà ad una figura come il catechista, a cui poi faceva seguito la minaccia vera e propria di doverne rispondere dinnanzi a Dio.
Il ragazzo che ci ha segnalato il tutto si dice stupito di simili toni «perché conosco la persona che l'ha scritto e non è certo un gangster, anzi. Sono allibito».
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