Bullismo omofobico, il caso di MaiMa


Nel piccolo comune di Schio, che in fondo tanto piccolo non è (40 mila abitanti), in provincia di Vicenza, da qualche tempo si respira un'aria nuova. Pochi mesi fa infatti l'associazione MaiMa ha visto la luce, emergendo all'interno di un contesto periferico e, in quanto tale, notoriamente delicato. L'associazione MaiMa si presenta come "gruppo di persone che indipendentemente dall'orientamento sessuale ha come obiettivo la lotta all'omofobia e il riconoscimento dei diritti" (fonte: Facebook). In realtà MaiMa è molto di più. Essa svolge un'intensa attività locale (e non solo) di contrasto al bullismo omotransfobico, con percorsi formativi e sensibilizzanti all'interno degli istituti scolastici. Il bullismo omofobico esiste, è reale, è percepibile. Può attirare nella sua perfida rete chiunque. Wikipedia recita: "Il bullismo omofobico consiste in abusi verbali e fisici contro una persona in quanto percepita dall'aggressore come lesbica, gay, bisessuale o transessuale, comprende quindi anche le aggressioni rivolte a persone che in realtà sono eterosessuali ma che, per un motivo o per l'altro, vengono etichettate come omosessuali".

Da qualche anno Schio, come noto, ospita il Meeting internazionale dei Giovani. Stiamo parlando di uno dei più importanti eventi, culturali e aggregativi, per i giovani cattolici. Come molte iniziative analoghe, anche questa opera scelte discutibili sul piano politico. L'anno scorso fu ospite del meeting il "guaritore" Luca Di Tolve, quest'anno il paladino anti-gender Gianfranco Amato (presidente di "Giuristi per la Vita"). L'associazione MaiMa quest'anno ha voluto farsi promotrice (assieme all'Arcigay vicentino, al circolo Tondelli e ad altre realtà venete) di uno splendido e sentitissimo corteo, contro ogni forma di omotransfobia e contro questa inquietante strategia anti-gay perpetuata mediante la diffusione su larga scala di teorie complottistiche false, tendenziose, terroristiche.
Sosteniamo tutti/e MaiMa, cittadini veneti e non. Sosteniamo queste piccole-grandi realtà, ne abbiamo bisogno. Tante giovani vite sono quotidianamente in pericolo.

Alessandro Pinarello
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