Famiglia Cristiana: «Paragonare un etero ad un gay è come paragonare una macchina di Formula 1 ad una 500»


«Perché negare a due persone omosessuali di volersi bene per tutta la vita? Non possono procreare, ma potrebbero adottare». È quanto chiede una lettrice di Famiglia Cristiana. Ma a lasciare senza parole è la risposta pubblicata dal settimanale, nella quale Giordano Muraro (in foto) scrive:

Nessuno oggi contesta il diritto di due persone omosessuali a volersi bene e unire le loro vite in un rapporto che dura tutta la vita. Il problema è se questo rapporto debba avere un riconoscimento giuridico di tipo matrimoniale, cioè un rapporto che non solo lega due persone tra di loro (amore unitivo), ma evolve rendendole capaci di creare vite nuove (amore procreativo). L’amore omosessuale non porta in sé la valenza procreativa, per cui non è equiparabile per natura e responsabilità all’amore eterosessuale.
Entrambi sono amori, ma molto diversi, per cui non possono avere riconoscimenti identici. Non posso chiedere di partecipare alle gare di “formula uno” se ho una semplice 500. Sono tutte macchine, ma avendo prestazioni diverse hanno diritti diversi. E non è vero che la scienza ha dimostrato che è indifferente per un bimbo avere due papà o un papà e una mamma. Per capirlo basta riflettere sulla propria esperienza personale nel rapporto con papà e mamma.

Apprendiamo dunque che il matrimonio civile pteveda l'obbligo di procreazione (sterili e coppie senza figli hanno dunque diritti che Famiglia Cristiana vorrebbe siano negati loro) e si sostiene che le molteplici ed autirevoli ricerche scientifiche siano false. Ovviamente non si contrappone alvun dato, ma si sostiene che basti ol loro pregiudizio ad argomentare la tesi. Peccato che dire "non è vero" dinnanzi a molteplici studi non faccia che sottolineare come si voglia imporre duscriminazione per partito preso, senza alcun riguardo per la verità.
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