La NuovaBQ dice che il Papa è stato frainteso e che i migranti vanno respinti


L'omofobia si intreccia spesso con il razzismo dato che la mattice è la stessa: il rifiuto di ogni diversità per paura cge la felicità e il rispetto degli altri possa essere una minaccia al proprio status quo. Si pensa che tutto ciò di cui non si ha direttamente bisogno è da impedire perché potrebbe cambiare le cose.
Non stupisce cosi che la Nuova Bussola Quotidiana abbia una posizione di completa chiusura anche verso l'immigrazione. In riferimento alle parole con cui il Papa ha dichiarato che «respingere i migranti è un atto di guerra», prende le difese di un Salvini che ha risposto: «Se li prenda in Vaticano».

Ma non solo. In un articolo firmsto dal direttore, Riccardo Cascioli, si afferma che:

il Papa non aveva fatto un discorso in generale e men che meno si riferiva al Mediterraneo e al dibattito in corso in Italia. Invece, parlando di conflitti e tensioni, aveva fatto riferimento al recente caso dei Rohingya, popolazione musulmana in fuga dal Myanmar e respinta in mare da diversi paesi del Sud est asiatico (ma i Paesi poveri non erano generosi?)

Ironizzato sulla generosità dei Paesi meno ricchi dell'Italia, afferma che «le domande cui devono rispondere i governi europei sono altre» .
Precisa anche che lui non vuole assolutamente accogliere gente in fuga dai propri Paesi nella speranza di un futuro migliore, motivo per cui Cascioli tenta di screditare la posizione della Cei:

Sull’equivoco ci si è buttato a pesce il segretario della CEI, monsignor Nunzio Galantino, di ritorno da un viaggio nei campi profughi della Giordania, definendo alcuni politici “piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse!”. Più che una difesa a caldo del Papa da attacchi oggettivamente sguaiati è suonato come un regolamento di conti di tipo prettamente politico.

L'articolo parla di un presunto «mito sempreverde dei Paesi poveri che sarebbero così accoglienti e generosi», dice che chi scappa dalle guerre non deve essere necessariamente accolto perché «si ha sempre la speranza che un conflitto, per quanto lungo e violento esso sia, abbia una fine» e che «se qualcuno pensa di risolvere i problemi portando qui decine di milioni di persone sta ponendo le premesse per un grande disastro». Non manca poi un lungo elenco di dati prettamente ipotetici (ed allarmisti) volti a sostenere che l'Europa verrà invasa da africani.

Nel finale si fa capire che la loro posizione è il sostenere che il buon cristiano non deve assolutamente accoglere l'altro ma accontentansosi di dare dell'elemosina che tenga i migranti lontano dalle nostre coste: «Un flusso incessante di denaro, dall’Italia e dagli altri stati cristiani, sostiene missionari e sacerdoti: a volte restano solo loro, in territori teatro di guerra, dopo che Onu e organizzazioni non governative hanno ritirato i loro operatori», afferma Cascioli.
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