Fratelli d'Italia senza vergogna: usano una foto in ricordo di Leelah Alcorn per alimentare quell'omofobia che l'ha uccisa


La cattiveria e la crudeltà umana possono lasciare senza parole. Ce lo ha ben dimostrato la storia di Leelah Alcorn, la giovanissima transessuale che è stata spinta al suicidio da una famiglia che non la voleva così. Una famiglia che l'ha torturata attraverso le cosiddette "terapie riparative" e che l'ha isolata dal mondo su consiglio di un qualche santone cristiano. Non la volevano perché gli era stato detto che quella figlia non piaceva a Dio e il fanatismo religioso ha vinto quello che dovrebbe essere l'amore incondizionato di un genitore nei confronti della figlia.
Dinnanzi a quella tragedia, Rose Morelli ha realizzato una bellissima immagine che mostrava tutto il dolore dinnanzi ad una vita spezzata da una società che non sa apprezzare la diversità. Occhi tristi, rimmel colato dal pianto e rossetto sbavato. Tutto questo all'interno di una campagna che raccoglieva la disperata richiesta della giovane: «Sistemate la società. Per favore. Addio», furono le sue ultime parole. Ed è così che quell'immagine era stata scattata per contrastare l''omofobia e per che le terapie riparative fossero messe fuori legge.

Eppure da un paio di giorni nella provincia di Trento hanno fatto la loro comparsa alcuni volantini di Fratelli d'Italia che hanno riprodotto quell'immagine per una campagna a sostegno del fanatismo e dell'omofobia, quella tessa omofobia che ha ucciso Leelah.
Forse augurandosi che un numero sempre maggiore di transessuali scelga di togliersi la vita a causa di un atteggiamento intollerante da parte di integralisti cristiani e gruppi di estrema destra, il volantino insultava l'immagine con la vergognosa scritta: "Accettarsi. Lo stanno facendo nel modo sbagliato. No all'educazione gender nelle scuole".
Sul retro, invece, venivano fornite informazioni false su una fantomatica "ideologia gender". Il tutto con l'evidente intento di cercare panico fra i genitori e garantirsi voti. Non a caso, dopo aver fornito fantasiose definizioni dei corsi di educazione alle diversità, i militanti di Fratelli d'Italia non hanno nascosto i loro intenti politici nell'affermare che «siamo convinti che dietro questa manovra vi sia l'intenzione del mondo politico che ci governa di assecondare una potentissima lobby lgbt e che si cerchi di effettuare un indottrinamento dolvce verso un mutamento antropologico, graduale ma costante, che mira all'uguaglianza totale dei sessi e alla parificazione di tutti i tipi di unione, assegnando ad ognuno lo status di famiglia».
L'invito è dunque a votarli, promettendo che così i gay non potranno mai sposarsi e i figli potranno crescere in un ambiente dove tante altre Leelah potranno essere spinte al suicidio.


Arcigay Trento ha così commentato indignata su Facebook l'accaduto:

Questi occhi tristi con il rimmel colato dal pianto, il rossetto sbavato, raccontano la storia di Leelah Alcorn, la storia vera di un ragazzo che voleva essere una ragazza.
Questa foto però l’hanno usata quelli di Fratelli d’Italia per raccontare tutta un’altra storia, quella dell’ideologia del gender, l’ennesima storia che spaventa, che confonde, che mistifica la realtà. L’originale è un grido di dolore che ha scosso le coscienze di milioni di persone. La foto taroccata da Fratelli d'Italia è invece l’ennesimo insulto, distribuito nelle scuole e appiccicato ai muri di mezzo Trentino. Leelah si è uccisa il 28 dicembre 2014. I genitori le avevano imposto di frequentare un gruppo cristiano che praticava la terapia riparativa e l’avevano ritirata da scuola perché si vergognavano di lei. Quest’immagine è stata usata per una campagna che in suo nome ha raccolto più di 300 mila sottoscrizioni affinché le terapie riparative siano messe fuori legge.
Forse quelli di Fratelli d’Italia non lo sapevano, o forse sì. Ma che importa, l’importante è scagliarsi contro il gender, raccontare l’ennesima bugia, aver convinto un credulone, aver spaventato qualche mamma. E chissenefrega se dietro un volto c’è una storia.

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