Il Pd svende i diritti, il Ncd trasforma in barzellette le leggi sullo ius soli e sulle unioni civili


Sappiamo tutti come il Nuovo Centrodestra si un gruppo nato all'interno del parlamento senza che nessun elettore li abbia mai votati, dato che la nomina di partito che ha garantito loro una poltrona è già stata giudicata incostituzionale dalla Consulta. L'unico confronto con le urne sono state le elezioni europee del 2014, quando il Nuovo Centrodestra racimolò un misero 4,37% grazie alla coalizione con Ucd e Ppi. Eppure oggi viviamo in una dittatura del Ncd: non si muove foglia che Giovanardi non voglia.
A farne le spese sono migliaia di cittadini, vittime di una politica integralista che ha dichiarato guerra a qualunque diritto civile. Sappiamo come Giovanardi si stia cimentando in un violento ostruzionismo volto ad impedire il riconoscimento dei diritti costituzionali di gay e lesbiche (in un quadro assurdo in cui il 4% della popolazione decide di negare il diritto alla vita del 10% dei cittadini), così come il Ncd ha trasformato in una barzelletta la legge sullo ius soli.
Il Nuovo Centro Destra, con i voti determinanti del Partito Democratico, ha approvato un emendamento che cambia drasticamente le regole: per ottenere la cittadinanza, il minore straniero dovrà ora avere un genitore che abbia un permesso di soggiorno di lungo periodo. In altre parole, ci creerà una disparità tra figli di stranieri con permesso di lunga durata e figli di stranieri che ne sono sprovvisti. Al solito, si utilizzano gli adulti per limitare i diritti dei bambini.

Dinnanzi a chi sventola slogan propagandistici come "difendiamo i nostri figli" o a chi continua a sostenere che l'odio sia legittimato dall'interesse dei bambini, apre difficile notare come le azioni non corrispondano alle promesse. Si chiede che i figli dei gay siano "puniti" per i loro genitori e non abbiano gli stessi diritti di chi è nato in una famiglia eterosessuale (il mancato riconoscimento di entrambi i genitori è a danno del minore, non del genitore!) e ora si chiede che i bambini stranieri siano "puniti" se i loro genitori non hanno tutti i documenti in regola (ancora una volta, colpendo il minore e non gli adulti).
Avessero un minimo di dignità, il Nuovo Centrodestra dovrebbe chiarificare il suo messaggio, specificando come la loro idea della "difesa" dei figli preveda la totale discriminazione dei bambini altrui. Ma, soprattutto, il governo dovrebbe prendere atto che non è ammissibile una continua svendita dei diritti, perché la vita e la dignità delle persone non sono una merce di scambio nel tentare di conservare il più a lungo possibile la propria poltrona.
3 commenti