Il Tar Toscana conferma che il prefetto non può cancellare la trascrizione dei matrimoni


Il TAR Toscana, al quale si sono rivolte due coppie omosessuali di Empoli assistite dai soci della Rete Lenford, ha confermato l'assenza di norme che attribuiscano ai Prefetti il potere di "cancellare" le trascrizioni dei matrimoni celebrati all'estero.
Il TAR ha dichiarato il difetto assoluto di attribuzione in capo al Prefetto di Firenze che il 5 novembre 2014 aveva disposto -pur non avendone il potere- l'annullamento della trascrizione nei registri di stato civile del Comune di Empoli del matrimonio contratto dalle due coppie. Per questo motivo il tribunale ha dichiarato la nullità degli atti prefettizi.
Nel contempo il Tribunale amministrativo ha riconosciuto come che spetti solo «al giudice ordinario, pronunciarsi sulla fondatezza della domanda, a partire dalla effettiva e concreta configurabilità nell'ordinamento civile di una situazione giuridicamente rilevante e tutelabile in capo alle ricorrenti».

«Di nuovo il Tribunale amministrativo regionale ha confermato quello che andiamo sostenendo da tempo e cioè che l'intervento del ministro Alfano e dei Prefetti è stato un atto esorbitante dai loro poteri. Quest'ultima decisione si pone in linea con quelle già pronunciate dai TAR Lazio e Friuli Venezia Giulia -dichiara la presidente di Rete Lenford, l'avv. Maria Grazia Sangalli- ma introduce qualche elemento di novità, come il riconoscimento della trascrizione come diritto soggettivo. Nel frattempo la politica insiste a voler negoziare sulla dignità delle persone omosessuali, nonostante i richiami che arrivano dalla Corte europea dei Diritti Umani e dalla società».
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