La questura di Parma riconosce lo status di famiglia ad una coppia gay sposata in Argentina


Due uomini sposatesi in Argentina hanno ottenuto il permesso di soggiorno per ricongiungimento famigliare in meno di due mesi e senza bisogno di ricorsi legali.
La notizia è immediatamente rimbalzata su tutti i maggiori quotidiani online, segno di un Paese in cui a stupire è la normalità e la civiltà. Ci si stupisce che si possa ottenere un permesso senza incappare in discriminazioni. Si resta sbalorditi se una pratica non si perde nei corridoi di palazzo.
Ma forse quel che più conta è che oggi Ruben Quiroga e Pablo Tolaschi, rispettivamente di 37 e 32 anni, sono finalmente insieme. Si erano sposati il 4 settembre 2014 a Buenos Aires (dove è vigente il matrimonio egualitario senza discriminanti e distinguo riguardo al sesso) e nonostante la volontà di Angelino Alfano non gli abbia permesso la trascrizione dell'atto di matrimonio, hanno ugualmente ottenuto il riconoscimento di dello status di famiglia da parte della questura di Parma. Questo ha permesso la concessione di un permesso di soggiorno al marito del cittadino italiano.

Durante i festeggiamento nella sala di rappresentanza del municipio, il sindaco Pizzarotti (M5S) ha commentato: «È la loro gioia e la loro felicità che contano, oggi, più che i meriti istituzionali. Questa è una lezione di civiltà per tutte quelle persone che lottano per i loro diritti. I tempi sono maturi perché anche in Italia si riconosca l'esistenza di coppie dello stesso sesso. Serve superare quest'ultimo scoglio di resistenza al cambiamento. Non si può frenare una possibilità naturale per un retaggio del passato».
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