Marano: il relatore del convegno anti-gay contestato dalla platea


Alla popolazione di Marano era stata proposta come una conferenza di informazione sull'educazione all'identità di genere, ma a scatenare le vibrate proteste di alcuni cittadini è stata l0impressione di essere stati trascinati ad una serata volta esclusivamente a gettare fango contro l'omosessualità.
Il tutto a patire dal parroco (fra gli organizzatori) che ha sostenuto che: «Il tema dell'omosessualità è più che mai attuale e al momento la scienza non ha ancora stabilito se si tratti o no di una malattia». Il realtà l'ha stabilito da oltre un decennio, ma evidentemente c'è chi preferisce negare la verità pur di legittimare il pregiudizio.
Ma l'ospite d'onore della serata era lo psicologo e psicoterapeuta veronese Gilberto Gobbi, sostenitore della Manif pour tous e già relatore in numerosi convegni omofobi. A raccontarci l'accaduto è il Giornale di Vicenza, che spiega come l'uomo abbia passato per oltre un'ora quali siano le differenze biologiche da uomo e donna. Poi si è lanciato nel sostenere che «l'ideologia gender è una realtà socio-politica che sta cercando di influenzare il nostro Stato e modificare il valore della famiglia. Prevede 58 generi diversi, tra cui la pedofilia». Ed ancora: «I bambini devono crescere all'interno di una triade che prevede un uomo e una donna, altrimenti durante la crescita potrebbero sviluppare delle disfunzioni».
Fabrizio Benetti, vice-presidente di Maima, l'ha immediatamente contestato quelle tesi ed ha notato come «con queste frasi sta distorcendo la realtà , facendo passare un messaggio sbagliato». Ma pare che le cose non siano andate meglio quando la platea ha chiesto conto di quali siano le implicazioni presenti nella riforma della scuola, dato che Gobbi si sarebbe mostrato in difficoltà e avrebbe sostenuto che «l'Europa dice che ai bambini da 0 a 4 anni bisogna parlare di gravidanza, di concepimento, del piacere e di masturbazione infantile. E i genitori non possono fare nulla».
Dinnanzi a quelle parole, un'insegnante ha replicato: «Lei dovrebbe informarsi prima di venire a parlare in pubblico, perché sta solo facendo confusione andando in giro a sparare frasi sensazionalistiche e a dire che le maestre insegneranno ai bambini a masturbarsi». «Lei no, forse, ma qualche altro insegnante magari sì» è stata l'assurda risposta dello psicologo.
Insomma, pare che finalmente il mondi civile si stia ribellando a quel movimento organizzato che sostiene si debba aver paura di una fantomatica "idologia gender" nonostante appaiano incapaci di spiegare cosa sia e, soprattutto, di spiegare in che modo "qualcuno" vorrebbe insegnarla ai bambini.
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