Fronte LGBT: Marino era super, lo rimpiangeremo


Inutile negarlo: uno dei tanti motivi per i quali Marino costituiva un elemento scomodo da eliminare a tutti i costi era la sua più totale adesione alla causa LGBT.
Al Roma Pride appena passato (13 Giugno 2015) io ero presente ed ebbi l'onore di incontrare il sindaco Ignazio. Oggi voglio chiamarlo semplicemente Ignazio. Era un nostro compagno, era uno di noi. Marciava in testa al corteo con lo striscione di rappresentanza e un sorriso dolce stampato sul viso. Il movimento LGBT romano, così come l'intero movimento nazionale, avvertirá violentemente la sua mancanza. Il sindaco di Roma poche ore fa si è dimesso, lasciando dietro di sé tutte le disgrazie operate dai suoi "colleghi" caini, servi, traditori. Roma a breve (si spera) tornerà alle elezioni e c'è un sentore forte che la destra possa tornare nuovamente al potere. Potere con la P maiuscola. Questa Roma è ancora dei romani? C'è ancora quel "cuore che batte nel cuore di Roma"? Quel vero sentimento di romanità pura, cristallina.
Marino era super, si schierava sempre e comunque dalla parte degli ultimi. La collettività LGBT lo ricorderà sempre come il sindaco dei Pride, delle nozze in Campidoglio e dei "fascisti nelle fogne".
Grazie Ignazio! Ma adesso guardiamo avanti. Si torna a combattere la quotidiana guerra che ci rende unici. Unici come i sentimenti che proviamo.

Alessandro Pinarello
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