Il Sinodo sceglie l'omofobia: «Le unioni gay sono contro il disegno di Dio»


Pare proprio che la Chiesa Cattolica abbia deciso di stare dalla parte sbagliata della storia. Inaccettabile è infatti quando sostenuto nel documento finale del Sinodo sulla Famiglia.
Ancora una volta la Chiesa ha deciso di rendersi complice di omicidi, ingiustizie e sopraffazioni attraverso la sua incapacità nel sapere guardare l'uomo e nel chiamare le cose con il loro nome. Ed è così che l'omosessualità risulta ancora una volta un qualcosa di sconosciuto per i vescovi, pronti a sostenere si stia parlando di «persone con tendenze omosessuali». Insomma, manco sanno chiamare le loro cose dinnanzi alla paura di dover ammettere di aver sbagliato.

Il documento dichiara infatti di «una specifica attenzione all'accompagnamento delle famiglie in cui vivono persone con tendenza omosessuale, perché la Chiesa ribadisce che ogni persona, indipendentemente dalla propria tendenza sessuale, vada rispettata nella sua dignità e accolta con rispetto, con la cura di evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione». Eppure questa introduzione non è altro che un antefatto all'affondo di stampo nazista con cui i vescovi affermano che «non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia».
Ma la follia del Sinodo non si è conclusa lì. I vescovi hanno addirittura asserito sia «del tutto inaccettabile che le Chiese locali subiscano delle pressioni in questa materia e che gli organismi internazionali condizionino gli aiuti finanziari ai Paesi poveri all'introduzione di leggi che istituiscano il “matrimonio” fra persone dello stesso sesso».

La conquisone è dunque chiara: non ci sarà alcuna tolleranza verso il mondo lgbt e le parrocchie si dovranno sentire legittimate nell'alimentare quell'odio che ha condotto troppi giovani a ricorrere al suicidio. La Chiesa si macchia così della volontà di mantenere altro l'astio nei confronti di presone già discriminate, dichiarando guerra a Dio e al suo progetto in cui da millenni i gay e le lesbiche hanno un ruolo fondamentale. Ma dinnanzi al pregiudizio, è evidente che per i vescovi Dio non valga nulla (meglio dare ascolto alle follie di Amato o ai deliri di Brandi).
Cara Chiesa Cattolica, dinnanzi al tuo silenzio per i crimini del nazismo hai fatto finta di non sapere. Quando sarà evidente l'enorme danno che avrete creato a intere generazioni nel nome della vostra ignoranza e del vostro pregiudizio, come sperate di potervela cavare dopo aver distrutto il progetto di Dio e dopo aver creato morte nel suo nome?
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