Il Vaticano nega che il Papa volesse appoggiare la posizione di Kim Davis. Intanto spunta il video dell'incontro tra Bergoglio e una coppia gay


È stata una giornata nera per i cristiani integralisti. Avevano esultato alla notizia dell'incontro segreto fra Pappa Francesco e Kim Davis, ma ieri è per loro giunta una doccia fredda quando il vaticano ha diramato una nota ufficiale in cui si precisa che il Papa non ha mai espresso alcun supporto alla scelta della donna di abusare della propria carica per impedire i diritti costituzionali delle coppie gay. Sul sito del Vaticano si legge:

Il Papa ha incontrato presso la Nunziatura di Washington successivamente diverse decine di persone invitate dalla Nunziatura per salutarlo in occasione del suo congedo prima della partenza da Washington per New York City, come avviene durante tutti i viaggi del Papa. Si è trattato di saluti molto brevi di cortesia a cui il Papa si è prestato con la sua caratteristica gentilezza e disponibilità. L’unica “udienza” concessa dal Papa presso la Nunziatura è stata ad un suo antico alunno con la famiglia.
Il Papa non è quindi entrato nei dettagli della situazione della signora Davis e il suo incontro con lei non deve essere considerato come un appoggio alla sua posizione in tutti i suoi risvolti particolari e complessi.

Ne consegue, dunque, che la posizione del Vaticano risulto ora ancor meno integralista di quanto si sarebbe potuto dedurre dalla parole sull'obiezione di coscienza pronunciate dal pontefice durante la conferenza stampa tenutasi sul volo di ritorno da Philadelphia.
L'incontro segreto aveva suscitato non poche perplessità nella comunità cristiana e non solo. A testimoniare le dimensioni della protesta anche le numerose parodie, come quella realizzata da Funny or die o il musical di La Strega.

Ma non solo. Sempre nella giornata di ieri la Cnn ha mostrato le immagini che testimoniavano come il 23 settembre Papa Francesco abbia incontrato un suo vecchio amico gay argentino e il suo compagno. Yayo Grassi ha raccontato che il pontefice è stato suo insegnante di letteratura e psicologia presso l'istituto Inmaculada Concepcion di Flores, in Argentina, dal 1964 al 1965 e che l'incontro era stato organizzato personalmente dal Pontefice via mail nelle settimane precedenti alla visita negli Stati Uniti: «Tre settimane prima del viaggio, mi chiamò per telefono dicendo che sarebbe stato felice di abbracciarmi%raquo;. Grassi ha anche precisato che il Pontefice ha sempre saputo della sua omosessualità ma «non ha mai giudicato. Non ha mai detto nulla di negativo».

E ora chi lo dice a quelli de Il Giornale che, nei giorni scorsi, si erano già strappati le vesti sostenendo che fosse inammissibile che un gay potesse leggere una lettura durante una messa del Papa.
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