Reggio Emilia: mozione urgente per punire chi ha osato contestare il vescovo e le Sentinelle in Piedi


Per mesi hanno protestato contro i diritti delle minoranze, sostenendo che il contrasto alla violenza omofobica calpestasse la loro libertà di espressione e il loro diritto all'odio. Ora fanno allontanare chiunque osi contestare il pensiero unico.
È quando accaduto a Reggio Emilia, dove Forza Italia ha presentato una mozione urgente per sfiduciare Dario De Lucia e manifestare piena solidarietà alla chiesa. La pietra dello scandalo è un innocuo messaggio pubblicato sui social network nei queli il consigliere comunale si era limitato a scrivere: «Le Sentinelle in piedi, Forum della famiglia e vescovo Camisasca sono un bel moloch di conservazione e propagatori di odio».
Tanto è bastato per scatenare un putiferio. Dinnanzi a quella verità, il Consiglio Comunale è intervenuto per punire chi ha osato contestare il pensiero unico di chi calpesta la dignità altrui attraverso la diffusione di menzogne e falsificazioni. Al consigliere è stato immediatamente chiesto di scusarsi con il monsignore, poi è giunto pure una pozione formale del Pd in cui si prendevano ufficialmente le distanze da quella condanna dell'omofobia. In una nota, il segretario cittadino Mauro Vicini ha dichiarato: «È inaccettabile che il confronto e la polemica scadano in argomentazioni offensive verso sua eccellenza il vescovo di Reggio e Guastalla. Il Partito democratico della città di Reggio Emilia stigmatizza le dichiarazioni che il consigliere Dario De Lucia ha rivolto al vescovo e comunica che le stesse non sono rappresentative del gruppo Pd in consiglio comunale».
Da qui si è poi passati alla mozione urgente presentata da Forza Italia ed appoggiata anche la Lega Nord e da tre esponenti del Pd. Si sono astenuti i 5 Stelle e si è dichiarato contrario solamente il Sel.
Nel testo forzista si legge: «De Lucia su Facebook ha gravemente offeso sua Eccellenza il Vescovo di Reggio e Guastalla Monsignor Massimo Camisasca, oltre alle Sentinelle in Piedi e al Forum delle Famiglie [...] quanto affermato dal consigliere Pd è una valutazione che lede l'onore e il decoro della chiesa reggiana e dei cattolici che vedono nella Curia Vescovile locale il simbolo dell'istituzione clericale nella nostra città e provincia».
Ora De Lucia rischia l'espulsione, perché in Italia si può inventare una fantomatica «ideologia gender» con cui alimentare la violenza di genere,m si può dire che i gay sono malati e contagiosi ma non si può contestare l'omofobia di un uomo di chiesa. I vescovi valgono più della vita dei cittadini e la laicità dello stato è ormai pura utopia. Siamo in un regime e ogni giorno la politica non perde occasione per ricordarcelo.
Dal canto suo De Lucia precisa: «Io al vescovo, alle Sentinelle in Piedi e al Forum della Famiglia ho dato un giudizio politico perché loro hanno sollevato più volte un tema politico: la falsa teoria del gender porta discussioni sui diritti lgbt, le famiglie italiane e le politiche scolastiche . Non mi interesso di fatti di religione, io sono ateo, ma mi interesso dei fatti che riguardano la mia comunità e prendo posizione anche se una persona ha "Sua Eccellenza" davanti al nome».
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