Sondaggi. Il 98% degli italiani è favorevole all'educazione sessuale nelle scuole


Secondo una recente indagine condotta della Federazione italiana sessuologia scientifica (Fiss), l'introduzione dell'educazione sessuale nelle scuole è auspicato dalla quai la totalità degli intervistati (98%). Il 13% la vorrebbe veder insegnata già all'asilo mentre la maggior parte (46%) reputa che il periodo migliore sia quello delle le medie. Per il 78% l’educazione sessuale andrebbe affidata agli specialisti. Solo il 14% preferisce i genitori mentre lo 0,14% sceglierebbe delle figure religiose.
Un altro dato significativo è quello che riguarda l'omosessualità. L'83% degli intervistati la definisce un orientamento sessuale, ma per l'1,55% del lla popolazione continua inesorabilmente a credere si tratti di una malattia. Inoltre un 4% ha scelto la casella "altro" inserendo definizioni come «deviazione genetica», «un fenomeno della società moderna» o «uno sbaglio». Insomma, c'è una minoranza in cui il pregiudizio pare ancora radicato e che ci fa riflettere sulla necessità di contrastare l'ignoranza con una corretta informazione.

Una ricerca condotta per conto del Forum trentino per la pace ci permette invece di misurare la percezione dell'omofobia.
La maggioranza degli studenti non si considera omofoba e il 75% degli intervistati sostiene che non cambierebbero atteggiamento nei confronti di un conoscente che dovesse rivelarsi omosessuale. Il 19% afferma che si sentirebbe a disagio dopo un coming out mentre il 6% afferma che quello sarebbe addirittura causa di un allontanamento.
L'81% degli studenti si dice molto o abbastanza favorevole con una legge che tuteli gli omosessuali da violenze verbali e fisiche. Il campione di divide invece sulla possibilità di adozione, con un 58% del campione che si dichiara poco o per nulla d'accordo sulla possibilità che le coppie omosessuali possano adottare figli.
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